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Elezioni Stadio / Piazzale Olimpia

Rigenerare quartiere Stadio, il progetto di Tosi e Croce per «un modello di sport e sostenibilità»

Il leader di Prima Verona e il candidato sindaco hanno illustrato la loro proposta di trasformazione della zona, «unendo attraverso la mobilità dolce, ovvero una ciclopedonale sicura, protetta, illuminata, i 16 impianti sportivi che già ci sono»

Il quartiere Stadio al centro di un progetto di rigenerazione. La proposta è stata presentata dal leader di Prima Verona, Michele Croce, che sostiene la ricandidatura di Flavio Tosi a Palazzo Barbieri, a sua vola presente nella mattinata di martedì al ristorante Hellas 5 1903, in Piazzale Olimpia. 

«Quello che presentiamo oggi è un progetto pilota che vede protagonista il quartiere Stadio, uno dei più popolosi della nostra città, che deve tornare ad essere vissuto dai propri residenti – spiega Croce -. L’idea è infatti quella di ripartire dai quartieri: connetterli, riportare i servizi demografici che sono stati chiusi e renderli sicuri con il vigile di quartiere. Nello specifico vogliamo trasformare il quartiere Stadio in un modello di sport e sostenibilità, unendo attraverso la mobilità dolce, ovvero una ciclopedonale sicura, protetta, illuminata, i 16 impianti sportivi che già ci sono.
Altro che Verona Olimpica, come dice qualcuno, limitandosi ad uno slogan vuoto, noi vogliamo trasformare adesso il quartiere Stadio nel quartiere Olimpico della città di Verona – spiega Croce -. Semplicemente perché già lo è, con la più alta concentrazione di impianti sportivi in una zona della città che, però, non sono connessi tra di loro. Non promesse, ma fatti concreti, iniziative che si possono realizzare utilizzando e valorizzando quello che già esiste.
Per fare questo Verona ha bisogno di un nuovo progetto per la città – sottolinea Croce -, che sappia intercettare le occasioni offerte dagli incentivi del Pnrr e offrire servizi a vantaggio delle famiglie, costruire progetti dedicati ai giovani e politiche coraggiose per tutelare l’ambiente. Solo così potremo costruire il futuro».

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«Le sfide che ci aspettano riguardano il futuro della nostra città – aggiunge Flavio Tosi -. Dobbiamo prima di tutto saper sfruttare i fondi del Pnrr, cosa che l’Amministrazione comunale non si è dimostrata capace di fare, lasciandosi sfuggire investimenti importanti, anche sul tema della mobilità e dei trasporti, a differenza di altre città a noi vicine. Il nostro primo impegno sarà dare ai veronesi gli spazi e i servizi che loro ci chiedono».

Le 16 strutture sportive da collegare tramite la mobilità dolce: Stadio Bentegodi, AGSM Forum, Tensostruttura, Antistadio Tavellin, Palatennistavolo Masprone, U.S. San Marco/Borgo Milano, Olimpia Ponte Crencano, StadiumAGSM Olivieri, BMX Olympic Arena, Platy’s Center (ex dopolavoro Glaxo), ASD Arceri Scaligeri, EASY Golf Verona, ASD Polisportiva Don Calabria, Payanini Rugby Center, Istituto Salesiano San Zeno e PGS Concordia. 

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