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Elezioni Centro storico / Piazza Bra

Il referente cittadino di Forza Italia si candida con Sboarina: «In caso di ballottaggio anche il partito lo sosterrà»

«Tutto il centrodestra è con Sboarina, e Forza Italia non può chiamarsi fuori dalla coalizione», ha detto Riccardo Caccia, referente cittadino ora dimissionario di Forza Italia. Il sindaco: «Il cuore degli elettori forzisti batte nel e per il centrodestra, mi auguro che presto anche il loro simbolo torni a casa»

«Coraggio Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi con l’Italia, Udc, Veneta Autonomia, le liste civiche Verona Domani e Verona al Centro, oltre naturalmente a quella del sindaco in cui ho deciso di candidarmi: tutto il centrodestra è con Federico Sboarina, e Forza Italia non può chiamarsi fuori dalla coalizione che ha sempre amministrato la città unita, che sostiene il governatore Luca Zaia, la coalizione che rappresenta idee e valori ben diversi da quelli della sinistra». Così Riccardo Caccia, referente cittadino dimissionario di Forza Italia. A poco più di un mese dalle elelzioni amministrative nel Comune di Verona, si inspessisce sempre di più la frattura interna al campo del centrodestra. Forza Italia ha deciso ufficialmente di appoggiare il candidato sindaco Flavio Tosi, ma diversi esponenti del partito, anche locale, non hanno gradito l'iniziativa. Così non solo Fratelli d'Italia e la Lega appoggiano a Verona un candidato sindaco, mentre formalmente Forza Italia ne appoggia uno diverso, bensì anche Forza Italia stessa appare inevitabilmente divisa al suo interno.

La destra "scissipara" a Verona non è certo una novità. Resta da capire fino a che punto questa lunga sequela di strappi, ricuciture, addii, benvenuti e, chissà, forse arrivederci a dopo il ballottaggio, verrà effettivamente compresa, metabolizzata e quindi digerita dall'elettorato scaligero. Nel frattempo vi è chi come Caccia non ha dubbi sul fatto che la stessa Forza Italia, nel caso Sboarina vada al ballottaggio con il candidato del centrosinistra Damiano Tommasi, deciderà appunto di sostenere a quel punto il sindaco uscente: «Per l’affetto che mi lega al partito in cui milito dal ’94, e per correttezza e senso di responsabilità verso gli amici che ho in Forza Italia, - ha infatti affermato Riccardo Caccia - ho scelto di rinunciare all’incarico di referente cittadino affidatomi a gennaio dal coordinatore Claudio Melotti, che ringrazio per la stima. Resto comunque iscritto al partito. Auspico che Forza Italia, come peraltro ha già comunicato il coordinatore nazionale Antonio Tajani, in caso Sboarina non dovesse vincere già al primo turno lo sostenga senza indugi al ballottaggio».

Come si è già avuto modo di sostenere, l'aspetto più interessante di queste elezioni amministrative sarà appunto quello che ad oggi è l'assai probabile secondo turno, ovvero il ballottaggio. Tutto lascia credere che senza dubbio Sboarina giungerà al ballottaggio, ma è meno probabile riesca a vincere già al primo turno. Chi sarà però il suo sfidante? Tosi oppure Tommasi? E se per caso fosse l'ex centrocampista della nazionale, davvero come vorrebbe Riccardo Caccia a quel punto Forza Italia appoggerebbe Sboarina? Ma al di là di Forza Italia, cosa farebbe Flavio Tosi? Lui di suo ha già risposto con l'arguzia che gli compete in queste occasioni: inutile ragionare su un'ipotesi inesistente, perché a vincere sarà Flavio Tosi stesso. E tuttavia a noi piace insistere, e allora chiediamo: davvero Flavio Tosi che da cinque anni a questa parte contesta un giorno sì e l'altro pure a Federico Sboarina di essere stato per cinque anni un sindaco «evanescente» ed «incapace» sarebbe in grado di sposarne infine la causa al ballottaggio? Piroette a 360 gradi in politica se ne sono viste parecchie, ma questa finirebbe con l'essere così clamorosa da rendere persino superfluo qualsiasi tentativo di sua giustificazione.

Dal canto suo il referente cittadino dimissionario di Forza Italia Riccardo Caccia, che comunque non uscirà dal partito, ha ribadito così il suo pensiero: «Il centrodestra, l’ha sempre detto Silvio Berlusconi, è una scelta di campo. Non ho capito la scelta del partito. Sono molti gli elettori forzisti delusi, ma confido che dal 13 giugno le incomprensioni possano far posto a una riconciliazione in nome del buon governo dell’attuale amministrazione e delle elezioni politiche del prossimo anno. È da Verona, unica grande città in cui Forza Italia ha optato per questa scelta non compresa dalla nostra gente, che la coalizione deve ripartire compatta anche per tornare a governare la nazione». 

L'attuale sindaco di Verona Federico Sboarina ha commentato con favore la scelta di Riccardo Caccia, ribadendo quella che oramai da mesi è il mantra della sua coalizione: «La squadra di centrodestra è una sola. Con noi ci sono tutti i partiti e i movimenti civici della storica coalizione: Fratelli d’Italia, Lega, Coraggio Italia, Noi con l’Italia, Udc, Veneta Autonomia, le liste civiche Verona Domani e Verona al Centro. Oggi c’è un unico giocatore che ha scelto di schierarsi dall’altra parte, a fianco di Matteo Renzi. Scelta legittima e che rispetto, ma che non mette in discussione i colori delle maglie delle formazioni in campo».

Il sindaco uscente ha poi aggiunto: «Il cuore degli elettori forzisti batte nel e per il centrodestra, e mi auguro che presto anche il loro simbolo torni a casa, così come spero che la nostra visione del mondo del lavoro, della famiglia, le idee sul futuro possano prevalere su alchimie politiche e qualche incomprensione personale. Gli elettori di centrodestra - ha concluso Sboarina - chiedono unità. Ringrazio Riccardo Caccia per aver preso una decisione coraggiosa e coerente con la sua storia e con quella di chi ha un unico avversario politico, la sinistra ideologica».

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