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Morgan candidato a Verona, Sgarbi: «FdI d'accordo». Carriera: «Sboarina "se l'è fatta sotto"»

Il presidente di "Io Apro Rinascimento" ha spiegato che «in pratica sui social facevano capire al sindaco di Verona che Morgan non era gradito» e il segretario Carrieri accusa il primo cittadino di aver ceduto alle critiche

Prima è arrivato l'annuncio, cui sono seguite diverse reazioni sul web, poi la smentita, che a sua volta non è passata inosservata ma che non ha fornito particolari spiegazioni. Ci ha pensato allora lo stesso Vittorio Sgarbi a fornire alcune delucidazioni sul "caso Morgan" in un'intervista al Corriere di Verona: il partito di cui il critico d'arte è presidente, "Io Apro Rinascimento", aveva infatti comunicato che avrebbe appoggiato la ricandidatura del sindaco Sboarina alle prossime elezioni amministrative, con Marco Castoldi (in arte Morgan) come capolista
Una candidatura che però è durata solo qualche ora: poco dopo infatti è arrivata la "gentile" smentita dallo stesso primo cittadino

Sgarbi ha spiegato che al termine di Vinitaly c'è stata una cena in centro a Verona con Giorgia Meloni e Federico Sboarina, alla quale si è aggiunto poi lo stesso Morgan, «accolto con tutti gli onori dalla Meloni, essendo loro amici». A quel punto il critico avrebbe annunciato la candidatura dell'artista: «Sembrava di fare una cosa buona per Verona e la cultura, fortificando la lista. Poi però Sboarina ha detto che la cosa non si faceva: in pratica sui social facevano capire al sindaco di Verona che Morgan non era gradito». 
Il presidente di "Io Apro Rinascimento" ha inoltre sottolineato che i vertici di Fratelli d'Italia (Meloni e La Russa) avevano dato il loro "ok" alla presenza di Morgan nella lista, ma che l'ultima parola spettava proprio all'attuale primo cittadino. Resta ora da definire cosa farà l'artista e la stessa lista: «Io a questo punto sentirò Morgan. Se vuole avere una possibilità di fare l’assessore, come da mia idea, forse è meglio candidarlo a Parma: bisogna capire se il candidato sindaco là non ha gli stessi pregiudizi di Sboarina. Però è bizzarro che qualcuno, a una lista che è la mia, dica "questo va bene, questo non va bene". O andiamo da soli con Morgan capolista, senza quindi l’appoggio a Sboarina, oppure Morgan va su Parma e a Verona rimane la coalizione ma a quel punto bisogna trovare un altro candidato. Faremo quello che vuole Morgan». 

Più dura la nota diffusa nella giornata di sabato dallo stesso movimento politico, i cui vertici si dicono inorriditi «dalle dichiarazioni che si sono susseguite nelle ultime ore - subito dopo la presentazione di Marco Castoldi quale nostro capolista - in sostegno dell’uscente sindaco di Verona, rispetto al quale, è profondamente deluso per la di lui posizione assunta sulla vicenda Morgan, e sulle falsità che hanno accompagnato il racconto della sua candidatura».

Umberto Carriera, segretario nazionale del partito, sulla vicenda non le manda a dire: «Sboarina si è letteralmente “cacato addosso” per le critiche del PD - ci sono messaggi e telefonate - nei quali si conferma che “per Morgan in lista era tutto fatto” e c’era anche l’approvazione di Fratelli d’Italia. Ora, senza il nostro appoggio, è difficile che vinca».

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