Veneta Autonomia con Sboarina nella corsa a Palazzo Barbieri: «Verona ha bisogno di gente come lui»
La presentazione della lista per le prossime elezioni amministrative si è tenuta lunedì al caffè Liston 12. «Sono fermamente convinto che Federico meriti di continuare il suo percorso amministrativo», ha detto il consigliere regionale Tomas Piccinini
Un Veneto più autonomo per amministrare al meglio il singolo Comune. Con questo spirito, nella mattinata di lunedì, si è svolta nella sala riunioni del caffè Liston 12 la conferenza stampa di presentazione della lista Veneta Autonomia per Verona, che ha annunciato la sua corsa alle prossime elezioni amministrative nella città scaligera a fianco del sindaco uscente Federico Sboarina. Ad introdurre l’incontro è stato il consigliere regionale Tomas Piccinini, presidente del gruppo Veneta Autonomia in Regione, che ha manifestato il suo pieno sostegno alla ricandidatura del primo cittadino scaligero.
«La mia presenza – spiega il consigliere Piccinini – era obbligatoria per due ragioni: la prima è naturalmente dettata dalla volontà di sostenere il gruppo che presiedo in Regione anche sul territorio locale, essendo Verona la città in cui vivo e della quale ho avuto il piacere di amministrare per due mandati uno dei suoi comuni; la seconda è per ribadire il mio convinto appoggio a Federico Sboarina, che chiude un mandato condotto con competenza e integrità. Sono fermamente convinto, infatti, che Federico meriti di continuare il suo percorso amministrativo, soprattutto dopo la dimostrazione di buon governo che ha fornito durante la pandemia e nella gestione delle sue conseguenze sul piano sociale ed economico. Nonostante l’emergenza sanitaria, difatti, si sono riusciti a portare avanti alcuni interventi di fondamentale importanza per la nostra città, soprattutto sul piano delle infrastrutture, un ambito capitale per convalidare la centralità di Verona non solo sul suolo regionale ma anche nazionale. Verona ha bisogno di persone come Federico – conclude Piccinini – per proseguire e potenziare quel processo di completamento e compattamento del centro-destra, secondo un progetto di autonomia sostenibile e concreto».
«Continuità» dunque, ma anche «centralità» e «autonomia». Sono le tre parole chiave che puntellano anche l’intervento del primo cittadino veronese Sboarina: «Non c’è bisogno di menzionare il referendum per ricordare quanto i Veneti e i Veronesi vogliano l’autonomia, uno strumento che non serve per determinare un meglio o un peggio ma semplicemente per valorizzare le peculiarità del nostro territorio. L’investimento compiuto sulle infrastrutture serve proprio a questo: ad evidenziare la centralità di Verona su tutti gli aspetti. Ne sono un esempio l’Arena di Verona, un contenitore culturale unico che ora è riconoscibile anche senza la sua specificazione geografica, oppure il Quadrante Europa, che presto diventerà un centro importantissimo per gli aiuti che verranno spediti in Ucraina. La corsa a queste elezioni sarà dura ma credo che la qualità del nostro progetto politico, basato sull’amore per questa città, che è ciò che ci spinge a fare del nostro meglio per valorizzarla, possa premiarci. Una continuità – conclude il sindaco Sboarina – che mi prefiggo con la consapevolezza di poter contare su persone che, come il consigliere Piccinini, non solo conoscono e amano il proprio territorio ma che condividono con me l’idea di un centro-destra unito e compatto. Un’unità che ritengo dobbiamo alla nostra comunità che, in Veneto e soprattutto a Verona, rappresenta, ieri come oggi, la maggioranza».