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Elezioni San Zeno / Piazza Corrubbio

Giovani e futuro al centro della tappa veronese del tour di +Europa

L'appuntamento si è svolto sabato mattina in piazza Corrubbio, a Verona, dove i candidati hanno incontrato i cittadini e discusso dei temi della campagna che porta alle elezioni politiche del 25 settembre

I giovani e il loro futuro sono stati al centro del tappa veronese del tour di +Europa, in vista delle oramai imminenti elezioni politiche, che il 25 settembre vedranno i cittadini alle urne per eleggere il nuovo Governo. 
Sabato mattina gli attivisti hanno incontrato i cittadini in piazza Corrubbio, proponendo il proprio progetto per puntare sulle nuove generazioni e per il futuro del Paese che, nelle intenzioni avanzate dai candidati nei collegi elettorali della città, non lasci in eredità ai giovani il debito contratto da chi li ha preceduti: innovazione, diritti, pari accesso alla formazione e libertà individuali, i temi al centro del confronto con i veronesi. 

«Il messaggio che portiamo oggi nelle piazze è netto e diretto: non c'è sviluppo senza diritti e senza vere libertà - ha parlato così Giorgio Pasetto, candidato capolista al Senato nel collegio plurinominale Veneto 02 -. Può sembrare una contraddizione ma la mia candidatura come capolista al Senato vuole portare anche in quella sede le istanze delle nuove generazioni perchè è da lì che la svolta dei diritti e delle libertà deve iniziare. Uguaglianza, accesso alla formazione, abbattimento delle barriere che impediscono ai giovani di diventare protagonisti delle professioni, prospettive di vita senza il peso intollerabile di dover pagare il debito pubblico lasciato dalle generazioni precedenti, infine libertà dai bigottismi che diventano regali al crimine organizzato e giudizi morali fuori luogo e fuori tempo. Con quest'ultimo tema faccio chiaro riferimento alla legalizzazione della cannabis! Ma deve essere chiaro che se senza giovani non c'è futuro per l'Italia, senza Europa non c'è futuro per i giovani: i sovranismi, le illusioni di autocrazia, le chiusure di fronte alle culture e alle economie altui portano regresso ed è la storia a provarlo. I nostri giovani meritano un paese migliore, da subito e per averlo le scelte sono chiare: più diritti, più libertà, più Europa».

Foto Tour Verona 1-2

«Noi giovani di +Europa abbiamo deciso nell'ultima settimana di campagna elettorale di girare l'Italia con il nostro camper perchè abbiamo capito che, al di là della propaganda, è nelle piazze che bisogna scendere, è con le persone che bisogna parlare, guardandole negli occhi - queste le parole di Matteo Hallisey, di +Europa giovani -. Noi giovani possiamo cambiare la cultura collettiva così, spiegando senza filtri quali sono i nostri bisogni per poter essere una generazione che costruisce un paese migliore. Noi chiediamo alla politica di smetterla con le mance, i bonus, gli foramenti di bilancio che funzionano per attrarre facili consensi in campagna elettorale, ma che poi lasciano sulle nostre spalle debiti da pagare. Giusto avere attenzione per il tema delle pensioni, ma le generazioni devono dialogare e ritrovarsi su un progetto comune, quindi il futuro di chi ha già lavorato per decenni deve andare d'accordo con chi il lavoro lo sta cercando e se lo deve costruire. Il nostro è un messaggio di diritti di tutti perchè sappiamo che anche le nostre madri e i nostri padri guardano al nostro futuro. Quando +Europa lancia lo slogan “come se ci fosse un domani” vuole esprimere contemporaneamente tutta la speranza per un futuro, ma anche la preoccupazione per un presente difficile: ecco, noi giovani di +Europa stiamo girando le piazze d'Italia proprio per questo, per dire che queste elezioni possono essere la svolta».

«È un'iniziativa grandissima dei giovani di +Europa che si sono messi in gioco, loro come tutti noi rappresentanti e candidati del nostro partito ci mettiamo la faccia, per portare avanti il significato del nostro manifesto “una generazione avanti” - questo il commento di Anna Lisa Nalin, portavoce +Europa Veneto, candidata al collegio plurinominale Veneto 2 e al collegio uninominale di Verona per la Camera dei Deputati -. Questi ragazzi sono partiti da Roma, stanno attraversando l'Italia e ora sono qui in Veneto. Ci movimentiamo tutti insieme, candidati e giovani, per i diritti civili che sono anche sociali ed economici espressi fin dal primo momento nel PNRR che non a caso si fonda sull'iniziativa europea chiamata New Generation EU. Se noi adulti investiamo sui giovani e diamo loro tutti gli strumenti per costruire un paese moderno, avremo realizzato la svolta del Paese. +Europa propone che nella Costituzione venga inserito il concetto di Patto Generazionale, cioè l'impegno nelle manovre economiche, negli investimenti a conciliare l'efficacia del momento con una visione del futuro che non lasci voragini di debito pubblico per gli anni avvenire, perchè saranno i nostri ragazzi a doverne pagare le spese. Io spero vivamente che si riesca a far comprendere questo punto essenziale in queste elezioni, e se così non fosse perchè altre forze preferiscono fare politica di propaganda e facile consenso, noi comunque proseguiremo nel diffondere questo messaggio tra i giovani».

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