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Elezioni Villafranca di Verona / Via Perugia

Salvini a Villafranca lancia Zaia: «Torno da presidente del Consiglio e firmo l'autonomia»

Al castello scaligero l'evento clou della campagna elettorale, Zaia: «L'impegno continua». Matteo Salvini su mascherine e distanziamento sociale: «Non possono diventare la norma»

Nella serata di ieri, lunedì 7 settembre, si è svolto il principale appuntamento della campagna elettorale della Lega in vista delle prossime elezioni regionali in Veneto. L'evento si è tenuto a Villafranca di Verona all'interno del castello scaligero. Un momento di ritrovo particolarmente sentito dai militanti accorsi numerosi e durante il quale, oltre alla presenza del candidato governatore Luca Zaia e del leader nazionale Matteo Salvini, si è registrata la partecipazione anche di tutti quanti i 165 candidati in Regione Veneto nelle tre liste a sostegno del presidente uscente. Sul palco il governatore del Veneto a caccia del terzo mandato consecutivo Luca Zaia ha ribadito i concetti cardine di questa sua campagna elettorale: «L'impegno continua, - ha spiegato Zaia - penso sia sotto gli occhi di tutti il grande lavoro di questa amministrazione. Siamo l'unica regione d'Italia che ha deciso di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini e durante l'emergenza coronavirus abbiamo svolto un grande lavoro di squadra. Ora non bisogna abbassare la guardia, ma non siamo più di fronte ad una situazione di emergenza a livello ospedaliero».

Il governatore Zaia ha quindi rilanciato quello che continua ad essere uno dei temi caldi della sua linea politica, vale a dire quello dell'autonomia del Veneto: «Mi hanno attaccato per il referendum, ma è stata una vera lezione di democrazia da parte dei veneti all'Italia intera, con due milioni di cittadini che sono andati a votare per il "sì" all'autonomia. Non c'è un partito che faccia due milioni di elettori, - ha detto Zaia - quindi ciascuno di noi è andato a votare nella convinzione che prima venga il Veneto, nella convinzione delle istanze autonomiste. Ci dicono che siamo stati bravi con il Covid, e se siamo stati bravi nel gestire i nostri ospedali e il nostro personale sanitario è perché noi ce l'abbiamo nel sangue la volontà di "gestire". L'autonomia non è volontà di secessione, ma di compimento di quello che c'è scritto nella Costituzione, autonomia è assunzione di responsabilità e non sottrazione di potere come la considerano a Roma».

Luca Zaia 7 settembre 2020 a Villafranca di Verona

Il governatore uscente del Veneto Luca Zaia sul palco del castello scaligero di Villafranca di Verona

Dal "prima il Veneto" al "prima gli italiani" il passo è forse più breve di quanto non sembri, e dunque nella serata di ieri a Villafranca di Verona vi è stato ampio spazio anche per il leader nazionale della Lega Matteo Salvini, il quale nel suo intervento di apertura ha detto: «In Veneto è persino difficile fare la campagna elettorale, la sinistra l'unica polemica che riesce a fare è quella sul bacio alla mia fidanzata al festival del cinema di Venezia. I giornalisti, - ha poi aggiunto Salvini - in Veneto non hanno nulla da scrivere sulla sinistra». Il leader nazionale leghista ha quindi affrontato il tema della supposta rivalità tra la "Lista Zaia" e la "Lista Lega" nella corsa delle elezioni regionali in Veneto: «Un giornalista poco fa mi ha chiesto se non è un problema avere due liste, la "Lista Zaia" e la "Lista Lega", che da sole fanno il 60% dei voti, - ha dichiarato Salvini dal palco - io gli ho detto che problemi del genere vorrei tanto averli tutti i giorni e in tutta Italia. Semmai i problemi ce li hanno il Pd e il Movimento 5 Stelle che non fanno il 20%». 

Un attacco particolare il leader della Lega Matteo Salvini lo ha riservato alla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina: «Il peggior ministro dal dopoguerra ad oggi, - ha sentenziato Salvini - ci sono oggi 8 milioni di studenti che ancora non hanno capito quando e come si tornerà in classe, se possono andare in mensa o in palestra, chi gli misura la febbre». Su alcune problematiche legate all'organizzazione scolastica in vista dell'ormai prossima riapertura, Salvini ha quindi lanciato le proposte della Lega: «Mancano insegnanti? Ebbene, si stabilizzino i precari del Veneto in Veneto invece che mandare in giro la gente per tutta l'Italia. Mancano le aule? Si utilizzino quelle delle scuole paritarie cattoliche che non aspettano altro, ma al governo abbiamo persone che per ideologia è contraria a tutto quello che è privato e quindi non lo vogliono fare».

Capitolo a parte dell'intervento di Salvini a Villafranca è stato quello relativo all'emergenza sanitaria in atto a causa del coronavirus. Il leader nazionale della Lega, con al suo fianco Luca Zaia, ha detto: «Prudenza, attenzione, distanza, però ve lo chiedo non da leghisti ma da cittadini: non abituiamoci. Può essere giusto per un periodo limitato di tempo e in tempo di emergenza, - ha dichiarato dal palco Matteo Salvini - ma qualcuno sta lavorando perché "la vita a distanza" rimanga la norma. Attenzione, la "vita a distanza" dev'essere l'eccezione, non può essere la norma. Gli stessi termini accostati, "distanziamento" e "sociale", sono un ossimoro, sono antitetici. Finché c'è l'emergenza va bene, ma la scuola a distanza, la vita a distanza, il tifo a distanza, l'amore a distanza, il lavoro a distanza, non possono essere la norma del nostro Paese perché sono la morte delle nostre città».

In conclusione Salvini ha quindi letteralmente "tirato la volata" per la rielezione di Zaia: «Il 20 e 21 settembre andate a votare, - ha detto Salvini - perché si tratta di riconfermare il miglior governo di questo Paese se non dell'intera Unione europea, ma anche perché ogni voto di un veneto o di una veneta per Zaia è un mattoncino che ci permetterà di costruire finalmente la "casa dell'autonomia" che è assolutamente un diritto ed un dovere. Non vedo l'ora di tornare in Veneto da presidente del Consiglio, - ha quindi concluso Matteo Salvini - per firmare l'autonomia con Luca Zaia nella sede della Regione Veneto, e vedrete che succederà».

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