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Castelletti in città: "Nella Padania si aggirano leghisti smemorati"

Il leader dell'Udc Pierferdinando Casini oggi al Liston 12 si è dimostrato "sicuro della vittoria di Luigi Castelletti se arriviamo al ballottaggio"

Un Casini molto arrabbiato e battagliero quello che ha parlato oggi al Liston 12 per dare lo sprint finale alla campagna elettorale di Luigi Castelletti. "Si aggirano per la Padania dei sosia delle persone che hanno governato gli ultimi undici anni e oggi ci spiegano che la pressione fiscale è insopportabile - ha esordito il leader dell'Unione di Centro -. Si sono dimenticati che sono stati loro a impostare questa pressione fiscale, a fare scelte demagodiche come l'abolizione dell'Ici che oggi obbliga tutti gli italiani a pagare l'Imu.

Casini continua a spron battuto dicendo che "bisognerebbe avere un po' più di serietà. Sono gli stessi che hanno spiegato a tutti gli italiani che la delinquenza andava estirpata con le ronde. Quante ne sono state fatte a Verona? Nessuna, a quanto mi risulta. Ma per mesi siamo stati indotti a credere che le ronde avrebbero risposto i problemi. Questo è l'esempio di una demagogia che è partita vent'anni fa con i cappi ed è finita oggi con Belsito".

Parlando dell'avversario numero uno di Castelletti, Casini ha ribadito che "esiste una sola Lega, ed è quella di Bossi e Belsito, di Maroni e di Tosi. Accanto al nome di Tosi c'è il simbolo della Lega. Inutile cercare di prendere le distanze. A Verona è stata costruita la leggenda metropolitana di una città ben amministrata, il sindaco è stato ben presente nei salotti degli studi televisivi, molto meno nei quartieri della città".

Ma come si concluderà questa turnata elettorale? Il leader dell'Udc non ha dubbi: "Se si va al ballottaggio - spiega Casini - Castelletti vince certamente. Questo è un appello affinché i veronesi lo sostengano"

Su un possibile riavvicinamento tra Lega e Pdl, il centrista pensa che si tratti di "un problema che non riguarda Verona, ma nemmeno riguarda il governo del paese dove Pdl sostiene fedelmente governo Monti e la Lega è all'opposizione con scelte populiste. È giunto il momento di essere seri, basta dire che tutto va bene, come è stato fatto per anni, mentre non è vero. non si può scaricare su Monti la responsabilità di scelte che andavano fatte in questi anni e che sono sempre state rinviate. Quando si somministra una medicina amara lo si fa senza aspettare gli applausi. Noi cerchiamo di essere seri e rigorosi".

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