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Martedì, 23 Aprile 2024
Elezioni Centro storico / Piazza Bra

A Verona nasce la federazione tra +Europa e Azione a sostegno di Damiano Tommasi sindaco

Presentato ufficialmente il simbolo della federazione tra +Europa e Azione che correranno con una lista in appoggio al candidato sindaco Damiano Tommasi: «Serve un rilancio di Verona in chiave europea e la valorizzazione degli asset strategici della città»

Sarà Verona il palcoscenico per l’esordio in Veneto della federazione politica tra Azione di Carlo Calenda e +Europa, il partito fondato da Emma Bonino e Benedetto Della Vedova. Il nuovo soggetto politico fa sapere in una nota che porterà nella competizione elettorale veronese «le idee e i valori liberaldemocratici, europeisti e riformisti con una lista in appoggio alla candidatura di Damiano Tommasi, come forza propulsiva ed innovativa della coalizione di centro sinistra e del progetto RETE!».

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Coordinatore di +Europa Verona, Lorenzo Dalai

Azione e +Europa iniziano così a dare vita concretamente a «una nuova offerta politica, sia a livello nazionale che locale». Tra le priorità elencate dai due segretari provinciali figurano «un rilancio di Verona in chiave europea, la valorizzazione degli asset strategici della città, in primis Agsm, fiera e aeroporto, che devono tornare a ricoprire un ruolo di leadership a livello nazionale, l’approvazione di misure economiche urgenti a sostegno di imprese e famiglie colpite dall’attuale rialzo dei costi dell’energia (ad esempio l’abbassamento della Tari e l’aumento della no tax area sull’addizionale comunale Irpef)». Infine, tra gli obiettivi indicati dal coordinatore di +Europa Verona, Lorenzo Dalai, nonché da Marco Wallner, segretario provinciale di Azione con Calenda, vi è anche la «cancellazione dell’immagine distorta che si è delineata nel tempo: in riva all’Adige, infatti, si è sempre stati accoglienti e inclusivi fin dai tempi di Cangrande della Scala».

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Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre al candidato sindaco Tommasi, i due segretari provinciali e alcuni dei candidati alle prossime elezioni amministrative. La lista di Azione e +Europa, con tutti i relativi candidati, verrà ufficialmente presentata nei prossimi giorni. 

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Marco Wallner, segretario provinciale di Azione con Calenda

Giorgio Pasetto: «Mi candido per aggregare le forze liberal-democratiche»

«Verona ha bisogno di andare sulla stampa nazionale per il suo rispetto per i diritti civili, l'inclusione e l'uguaglianza, non per i rigurgiti neofascisti e per le intolleranze. E non per la vicinanza di politici e notabili alla Russia di Putin. Mai più un "Forum delle Famiglie". A Verona voglio un forum mondiale dei diritti!». Lo afferma Giorgio Pasetto, annunciando la sua candidatura in Consiglio comunale sempre a sostegno di Damiano Tommasi.

Lo stesso Pasetto ha quindi sottolineato che «Verona ha bisogno di salute, quindi di meno inquinamento e per questo una rivoluzione della viabilità, non qualche provvedimento di facciata. A Verona si fa sport, - ha poi aggiunto Giorgio Pasetto - ma non c'è un piano pubblico per il benessere, dedicato ad esempio a bambini ed anziani. Verona ha bisogno di trattenere i suoi giovani e di attrarne da fuori e per questo deve dare prospettive alle idee, con un collegamento diretto tra scuole e imprese del territorio, con un sostegno alle start-up innovative».

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Giorgio Pasetto 

Nelle parole di Pasetto non mancano poi dure critiche nei confronti dei due principali avversari del candidato sindaco Damiano Tommasi: «Nei programmi elettorali di Sboarina e Tosi e dei candidati che li sostengono, vedo posizioni imbarazzanti e proposte su questioni vecchie: incredibile, visto che durante le loro amministrazioni Verona non ha fatto altro che perdere pezzi. È davvero ora di svoltare. Voglio che la nuova amministrazione si faccia promotrice col governo di un dibattito serio sulla legalizzazione della cannabis: a Verona si arricchiscono organizzazioni criminali, con un mercato dello spaccio ormai alla luce dl sole e non c'è accesso nemmeno all'uso terapeutico. Per colpa di una ottusa cultura proibizionistica i ragazzi veronesi hanno contatti quotidiani con criminali e nostri concittadini sono condannati a patire sofferenze atroci. Voglio, poi che da Verona parta una battaglia di civiltà, rispetto e legalità sui "sex workers": la prostituzione è un altro frutto di bigottismo, che crea disagio sociale ed elusione di risorse fiscali che potrebbero essere investite sul territorio. Mi candido - ha quindi sintetizzato in conclusione Giorgio Pasetto - per aggregare le forze liberal-democratiche, contro chi vuole una città conservatrice, nel senso che conserva il peggio di sé».

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