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Cantieri Tav in settima circoscrizione, Traguardi: «Ristori per residenti e attività»

Il movimento civico propone uno sgravio di Imu e Tari per chi vive o ha un negozio nella zona che subirà i maggiori disagi per la realizzazione dell'Alta Velocità tra Verona e Padova

Sostegno economico per chi abita o gestisce un'attività commerciale a ridosso dei cantieri della Tav. È questo uno dei capisaldi del programma di Traguardi per la settima circoscrizione di Verona. I quartieri a sud-est della città subiranno importanti disagi a causa dei cantieri dell'Alta Velocità e per questo il movimento civico propone uno sgravio dei tributi comunali (Imu e Tari) per residenti ed esercenti della zona.

Ad illustrare le proposte di Traguardi per Porto San Pancrazio e San Michele sono stati i candidati Mirko Filippini, Pietro Falezza e Laila Ouasfi.
Nei quartieri della settima circoscrizione si prevede una viabilità pesantemente modificata per lasciare spazio alle lavorazioni per il prolungamento della Tav da Verona verso Vicenza e Padova. «In particolare - ha ricordato Filippini - con la chiusura del sottopasso di Porto San Pancrazio tutto il traffico in entrata e uscita verrà dirottato nel sottopasso di Via Ligabò, congestionando così il centro del quartiere. A San Michele, invece, verrà radicalmente modificato l'incrocio su Viale Venezia, in sostanza le corsie da San Michele e da Verona verranno ridotte a una soltanto. Inoltre, nel sottopasso Bernini Buri la viabilità non sarà consentita per entrambi i sensi di marcia e la sola alternativa, non solo per i mezzi pubblici e privati, ma anche per quelli di soccorso, è il passaggio da San Martino Buon Albergo. Sempre in quella zona, la sede stradale di Via Serenelli che costeggia la ferrovia verrà spostata sull'attuale sedime del convento delle Sorelle della Misericordia».
«In ragione di tutto ciò - ha sottolineato Falezza - sarebbe necessario fare chiarezza sulla programmazione dei cantieri, sulle opere compensative come la rotatoria prevista su Corso Venezia all'incrocio con Via Quattro Stagioni, che potrebbe rappresentare una valida alternativa per chi deve spostarsi da Borgo Trieste, e sul potenziamento del sistema di trasporto pubblico urbano».
«A oggi, invece, ai residenti non è ancora arrivato nessun tipo di indicazione e comprensibilmente, c'è preoccupazione - ha concluso Ouasfi - In questo scenario, riteniamo giusto ipotizzare delle forme di ristoro per il disagio che inevitabilmente subiranno i cittadini».

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