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Politica Santa Lucia e Golosine / Via Monzambano

Tra passeggiate e incontri pubblici, Tommasi cavalca la sua «onda gialla»

Il candidato sindaco del centrosinistra continua a parlare con i cittadini, incontrandoli per strada. Il suo è un lavoro di ascolto ma anche di esposizione di un programma che guarda al mondo della cultura e ai giovani

Damiano Tommasi ha vestito di giallo i suoi sostenitori colorando la serata di ieri, 28 giugno, in prima circoscrizione. E questa sera, l'esperienza si ripeterà sul Lungadige Attiraglio e in seconda circoscrizione.

Continuano le passeggiate elettorali del candidato Damiano Tommasi che non ha perso tempo in discussioni sugli apparentamenti, ma ha girato in strade e piazze della città con un serpentone di cittadini che spingono per la sua elezione a sindaco di Verona. Serpentone riconoscibile dal colore giallo, scelto per le magliette di chi condivide il percorso con Tommasi. «L'onda gialla sta arrivando in tutta Verona - scrive su Facebook Rete!, la coalizione di Damiano Tommasi - Di giorno in giorno con entusiasmo, energia e tante idee che diffondiamo in rete, partendo da quello che ci sta più a cuore: i nostri quartieri».

E la camminata di questa sera sarà focalizzata sulla cultura. «Vogliamo far rinascere i nostri quartieri e le nostre piazze anche attraverso la riattivazione di spazi ad oggi inutilizzati», si legge ancora sul social network di Rete!. L'appuntamento è per le 20.30, dietro la chiesa di Santa Maria Maddalena.

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Ma la campagna elettorale di Damiano Tommasi non si esaurisce solo nelle passeggiate tra i diversi quartieri di Verona. Per domani è stato organizzato anche un incontro pubblico per parlare di politiche giovanili insieme a Gaia Romani, giovane assessora ai servizi civici e generali di Milano. L'appuntamento è alle 19 nei giardini di Via Monzambano, nel quartiere Golosine, e durante la serata sarà possibile ascoltare le proposte delle ragazze e dei ragazzi di Rete!. «La Verona di oggi non è una città per giovani - hanno scritto i sostenitori under 30 di Tommasi - Eppure, siamo noi il futuro della nostra città. La Verona di domani dovrà partire dalla capacità di ascoltare e dare spazio alle giovani generazioni, includendole nella progettazione delle politiche a loro indirizzate e aiutandole a riprogettare una città a misura delle esigenze contemporanee e future. "Diciotto-Trenta" è il primo strumento: una raccolta di progettualità elaborate da noi. Sognamo una città aperta e accogliente, dove ogni veronese per nascita, per scelta, per caso, per passaggio, possa sentirsi parte di una comunità».

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