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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Sboarina: «Festeggiamo i laureati in Arena e valorizziamo quartiere universitario»

Il candidato sindaco ha anche proposto una notte per i neodiplomati a Palazzo Barbieri. «E per gli studenti verranno pensate agevolazioni per il noleggio di mezzi a zero impatto ambientale»

Una notte per i laureati in Arena, un notte per i diplomati a Palazzo Barbieri e agevolazioni agli studenti per il noleggio di mezzi di trasporto ecologici. Il candidato sindaco Federico Sboarina strizza l'occhio ai giovani, rilanciando l'idea di una proclamazione solenne per i neolaureati a Verona nell'anfiteatro romano, con tanto lancio del tocco, ovvero del cappello quadrato solitamente indossato nel giorno della laurea.
Un'idea che Sboarina ha condiviso con il rettore dell'università scaligera Pierfrancesco Nocini. «La grande notte dei laureati in Arena, una volta all’anno, per celebrare in un contesto unico al mondo un traguardo che non è solo scolastico ma anche di vita e che dà lustro alla nostra città - ha dichiarato Sboarina - Potrebbe essere un bel modo per celebrare i nostri giovani e quelli che ogni anno, sempre di più, scelgono Verona come sede dei propri studi, arricchendo la città di nuove energie».
E Sempre in tema di cerimonie, Sboarina intende organizzare a Palazzo Barbieri la notte dei diplomati, altro passaggio fondamentale nella crescita dei ragazzi e delle ragazze.

«Inoltre - ha aggiunto il sindaco - per gli studenti verranno pensate agevolazioni per il noleggio di biciclette e mezzi a zero impatto ambientale. E per valorizzare il quartiere universitario di Veronetta, su cui l’amministrazione ha già investito milioni di euro per ammodernarlo e renderlo sempre più vivibile anche per i giovani, proseguirà il progetto "Verona cultural district", con le iniziative di arte contemporanea già programmate e cominciate con l’università. All'interno del Central Park sorgerà poi un grande college all'americana, un complesso scolastico in grado di raggruppare migliaia di studenti. Per i giovani, ma non solo, alla Marangona nascerà la "città della musica", che non significherà solo concerti, ma soprattutto tante sale prove e spazi d’aggregazione, così come nella corte centrale dell’Arsenale, che diventerà finalmente un luogo di incontro, con sale di lettura e spazi dedicati alla cultura e alla socializzazione».

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