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Regionali 2015, Tosi contro Zaia e Salvini: "Deriva estremista farà perdere la Lega"

Le elezioni regionali 2015 sono alle porte e Tosi sferra gli ultimi attacchi contro la Lega, il suo ex partito: "Con la sua deriva estremista, Salvini ha scelto di perdere"

Il 31 maggio 2015 si vota per il rinnovo del Consiglio Regionale del Veneto e il sindaco Flavio Tosi sta sferrando gli ultimi attacchi verso quello che era il suo partito, la Lega Nord, e il suo segretario nazionale, Matteo Salvini, reo di aver portato il partito verso una deriva estremista e populista.

Con la sua deriva estremista e populista il segretario leghista Salvini ha scelto di perdere. Non potrà mai diventare l'alternativa a Renzi”. Così riporta il quotidiano L’Arena e così ha dichiarato Tosi in questi ultimi giorni prima delle elezioni. “Ci sarà bassa affluenza e i tanti indecisi sceglieranno all'ultimo momento. Quindi punteranno all'alternativa a chi ha governato sinora, cioè Zaia. Chi sta con Renzi voterà Alessandra Moretti, chi sta nel centrodestra e vuole dare una svolta, invece, siamo convinti che voterà noi, con il nostro progetto moderato - continua il sindaco scaligero - Saremo noi a riportare elettori al voto”.

Dunque, Flavio Tosi si presenta come il candidato moderato del Centrodestra in contrapposizione a una Lega Nord che, secondo il sindaco, non sarebbe più il partito in cui è entrato anni fa. In merito alla sua uscita dal partito fondato da Umberto Bossi, Tosi ha dichiarato a L’Arena: “Sempre meno persone, ormai, mi chiedono chiarimenti sulla mia espulsione dalla Lega e sui motivi della spaccatura ma sempre di più, invece, mi chiedono del programma. Il risultato è tutt'altro che scontato e i tre principali schieramenti, io, Zaia e la Moretti, sono ravvicinati. Comunque, le frasi di Renato Brunetta, cioè l'appello al voto utile, per Zaia, e non per me, danno l'idea della preoccupazione di Forza Italia che sta con Zaia. Se c'è un voto inutile è quella a Forza Italia e a Zaia: un voto, come Renato Brunetta sa benissimo, per continuare a fare nulla”. Quindi, dopo la frecciatina del capo dei deputati di Forza Italia, la replica del sindaco di Verona non si è fatta attendere.

Tornando alla sfida contro Zaia e Salvini, Flavio Tosi ha spiegato cosa non lo convince del progetto leghista per il Veneto: “I contenuti, non realistici: come l'indipendenza del Veneto, la Flat tax al 15 per cento, e poi sulla sanità Zaia lascia davvero perplessi: dice che 90mila dipendenti e invece sono 60mila, che gli ospedali veneti sono 75 e invece sono 49. E poi, l'assessore Coletto dice no alla mia proposta di azzerare il ticket per le persone meno abbienti, e poi Zaia la propone nel programma”. L’intervento del sindaco sul quotidiano L’Arena si conclude con un paragone tra i due Matteo di cui si parla di più in questi ultimi tempi, Renzi e Salvini: “Renzi ha un programma di governo e lo sta portando avanti, mentre Salvini fa soltanto demagogia e non ha un programma. Io credo che gli elettori lo capiranno, anche se, girando per il Veneto ho visto gente di tutte le età stanca della politica dei politicanti. Questo è il segno di quanto poco, durante la crisi, la politica ha fatto in questi anni per il Veneto”. Al voto regionale manca davvero poco, ma i candidati sono ancora molto agguerriti.

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