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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Politica Sona / Piazza della Vittoria

Libretto distribuito davanti alla chiesa di Sona: «Non votate chi sostiene il Ddl Zan»

Dopo la "lettera elettorale" dell'ex vescovo Zenti, un nuovo documento con indicazioni su chi privilegiare nel segreto dell'urna. La replica del Circolo Pink: «Più che un insieme di consigli è un concentrato di omo-bi-transfobia»

Prima delle elezioni comunali di Verona ci fu la lettera dell'ormai ex vescovo di Verona Giuseppe Zenti. Adesso, a pochi giorni dalle elezioni politiche, ci ha pensato un sedicente anonimo prete con un libretto distribuito all'esterno della chiesa parrocchiale di Sona. Domenica prossima, 25 settembre, si vota. Ed anche in questa campagna elettorale non sono mancate le polemiche sui consigli di voto forniti da un sacerdote. Consigli che indicano agli elettori cattolici di non sostenere quei partiti che promuovono tra le altre cose la liberalizzazione delle droghe leggere e il Ddl Zan, ovvero il disegno di legge contro l'omotransfobia.

Non c'è dunque molta differenza tra i contenuti della lettera di Zenti e quelli dell'opuscolo distribuito a Sona. Come non c'è molta differenza tra la visione descritta nell'opuscolo e quella del parroco di Sona, don Giorgio Zampini. Il fascicoletto sarebbe infatti opera di un prete che vorrebbe rimanere anonimo. Un prete che però la pensa come don Giorgio Zampini, il quale infatti si è detto d'accordo con quanto scritto nel libretto.
E quanto scritto nel libretto è un personale sviluppo di quanto aveva già consigliato Zenti. Viene infatti suggerito agli elettori cattolici di votare quei partiti che difendono la vita e che non equiparano la famiglia nata da un matrimonio con quelle che si formano con le unioni civili. Altri consigli sono poi quelli di non sostenere partiti che approvino la legalizzazione delle droghe leggere e l'immigrazione di massa e di favorire invece quelli che rispettano il crocifisso. Ma è sul Ddl Zan che le critiche sono più accese, perché secondo l'autore dell'opuscolo questo disegno di legge potrebbe portare ad uno stato di polizia in mano alle lobby omosessuali, uno stato in cui i preti potrebbero essere puniti con multe o con il carcere nel caso in cui si rifiutassero di sposare una coppia omosessuale.

«Più che consigli elettorali ai parrocchiani, gli stralci del documento distribuito al di fuori della chiesa di Sona ci sembrano un concentrato di omo-bi-transfobia», è la replica del Circolo Pink di Verona, associazione nata proprio per dar voce e risposta ai bisogni delle persone omosessuali, trans e bisessuali. «Siamo un po' alle solite - prosegue il Circolo Pink - E che questo documento venga distribuito fuori da una chiesa, con l'avallo del parroco, dimostra solo la perdurante avversione contro una ipotetica legge che punirebbe i reati ai danni delle persone Lgbtqia+, che sia il ddl Zan o un'altra. Per questo parroco e per tutta una parte della società e della politica l'importante è poter continuare a discriminare. Questa operazione ricorda tanto l'uscita dell’ex vescovo di Verona Zenti, che in vista delle elezioni comunali aveva impartito i suoi ordini su chi votare fra Sboarina e Tommasi, fallendo però clamorosamente. Tranquilli, nessuna coppia omosessuale vi verrà mai a chiedere di essere sposata da voi, preti che vivete ancora nel Medioevo. Buone elezioni a tutte e tutti. Speriamo che le cittadine e i cittadini di Sona sappiano usare la loro testa e non seguano i consigli di Don Zampini e del misterioso redattore».

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