rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Sfida mancata tra Nalin e Fontana e lei si confronta con una sedia vuota

Non potendo avere un faccia a faccia con il candidato leghista, la portavoce veronese di +Europa ha citato alcune dichiarazioni di Fontana per contrapporre la propria visione politica

È più o meno un mese che lo ha sfidato apertamente. Avrebbe voluto avere un dibattito con lui, un faccia a faccia che non c'è stato e ormai non ci sarà. È dunque rimasta vuota la sedia che ieri, 22 settembre, gli aveva lasciato. La candidata alla Camera dei Deputati Anna Lisa Nalin avrebbe voluto confrontarsi con uno dei suoi sfidanti diretti, il candidato Lorenzo Fontana. Domenica prossima, infatti, sulla scheda elettorale, i loro due nomi saranno in due coalizioni diverse: Nalin di +Europa in quella del centrosinistra e Fontana della Lega in quella del centrodestra. Entrambi sono candidati nel collegio uninominale, dove viene eletto solo un aspirante deputato, quello che prenderà più voti.
È vero, nello stesso collegio ci sono anche altri sei candidati: Maria Rosaria Perrelli di Unione Popolare, Mariafrancesca Salzani di Azione-Italia Viva, Anna Sautto di Vita, Mariastella Padovani di Italexit, Francesco Vaccaro del Movimento 5 Stelle e Marianna Becce di Italia Sovrana e Popolare. Anna Lisa Nalin, però, ha cercato il confronto solo con Fontana. E non potendolo avere, se lo è creato usando alcune dichiarazioni pubbliche esternate da Lorenzo Fontana a cui Nalin ha contrapposto la propria visione.

Nalin senza Fontana 2-2

«Riporto solo un paio di pensieri di Lorenzo Fontana - ha esordito Nalin - Ad esempio: "Non esistono le famiglie gay". Ma le famiglie gay già esistono, la società è andata avanti, ci sono già in Italia e in tanti altri stati. Dipende solamente adesso dal Parlamento, da chi rappresenta i cittadini legiferare in modo che ci sia un adeguato riconoscimento dei diritti. Noi diciamo sì ai diritti, sì perchè i diritti non sono solo civili ma anche sociali e sono molto importanti. "La famiglia è quella naturale, un bambino deve avere una mamma ed un papà", sostiene Fontana. Invece noi pensiamo che la famiglia sia il posto dell'amore, dove deve prevalere il sentimento, l'accudimento, dove deve prevalere il voler bene. Noi crediamo che le famiglie siano tante. E quando al Parlamento Europeo è stata votata la riduzione dei fondi all'Ungheria per la violazione dei diritti, Fontana ha commentato: «Ennesima ingerenza del Parlamento Europeo nei confronti dell'Ungheria e delle libere e democratiche elezioni, che hanno dato a larga maggioranza il mandato da primo ministro a Viktor Orban, prendiamo atto che a Bruxelles non tutti i popoli hanno pari dignità». L'Ungheria di Orban è uno stato autocrate, è uno stato illiberale, nel quale i diritti vengono schiacciati e giustamente la Comunità Europea ha votato contro queste pratiche, contro queste leggi. Orban e l'Ungheria ora dovranno rinunciare a parte dei fondi europei oppure attenersi allo stato di diritto. L'Europa è l'insieme dei diritti, è l'insieme della tolleranza. È il modello delle liberal-democrazie, non delle dittature alla Putin o delle autocrazie alla Orban».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sfida mancata tra Nalin e Fontana e lei si confronta con una sedia vuota

VeronaSera è in caricamento