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Forza Italia vuole riformare la giustizia, Tosi: «Garantiremo tempi certi»

L'ex sindaco candidato alla Camera fedele al garantismo del suo partito: «La certezza del diritto deve essere ripristinata e va riformata la legge sulla responsabilità civile dei magistrati»

Sul tema della giustizia, la stella polare di Forza Italia è quella del garantismo e Flavio Tosi la segue con grande fiducia. Ieri, 21 dicembre, l'ex sindaco candidato alla Camera ha tenuto un incontro con Pierantonio Zanettin, candidato al Senato sempre per Forza Italia, per illustrare in che modo il partito di Silvio Berlusconi vorrebbe riformare la giustizia italiana.

«I tempi della giustizia amministrativa, tributaria, civile e penale sono troppo lunghi - ha dichiarato Tosi - I procedimenti durano anche 10 o 20 anni ed è inammissibile. Questa è di per sé un'ingiustizia e anche un disincentivo agli investimento delle imprese, italiane ed estere. Forza Italia propone una riforma concreta, pragmatica e precisa che vuole portare su binari certi i tempi della giustizia».
Una riforma basata sui principi garantisti che hanno sempre contraddistinto Forza Italia. «Separazione delle carriere tra magistrato inquirente e giudicante - ha elencato Tosi - Reintroduzione della legge Pecorella sulla non impugnabilità delle sentenze di assoluzione di primo grado. Va poi modificato il reato di abuso di ufficio che oggi è una spada di Damocle sulla testa degli amministratori perché non si sa bene il limite tra lecito e illecito dei comportamenti e si dà troppo potere discrezionale ai magistrati. La certezza del diritto deve essere ripristinata e va riformata la legge sulla responsabilità civile dei magistrati, perché i magistrati che sbagliano non pagano quasi mai. Infine bisogna intervenire sulla deriva mediatica dei processi e riformare il processo tributario chiudendo con un indennizzo i casi pendenti da più di dieci anni».

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