Candidati FdI fanno squadra con gli alleati: «Importante è che vinca la coalizione»
Presentazione in Piazza Bra per Ciro Maschio e gli altri uomini e donne in lista per Camera e Senato
Promettono «coerenza, affidabilità, esperienza e serietà per il Governo della Nazione» i candidati veronesi di Fratelli d'Italia. Ciro Maschio e gli altri uomini e donne in lista per la Camera e per il Senato si sono presentati ieri, 31 agosto, al Liston 12 di Piazza Bra, mettendo in luce la crescita che il partito guidato da Giorgia Meloni ha vissuto in questi ultimi anni. Ma la sconfitta elettorale alle comunali di Verona ancora brucia e per questo gli esponenti di FdI si sono posti come primo obiettivo la vittoria della coalizione. «L'importante per noi è che il centrodestra vinca», hanno dichiarato.
È indubbio però che, attualmente, i sondaggi diano Fratelli d'Italia come primo partito nell'alleanza con Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Per questo, Giorgia Meloni potrebbe essere indicata come possibile presidente del Consiglio. Un fatto che i candidati non hanno nascosto, ma che hanno affiancato alla volontà di attuare il programma condiviso con le altre forze di centrodestra.
Per Fratelli d'Italia, Verona è una «città fondamentale» e come candidati veronesi sono stati scelti Ciro Maschio, Maddalena Morgante, Marco Padovani, Maria Cristina Sandrin, Matteo Gelmetti e Gianmarco Mazzi. Mazzi, però, non potrà essere scelto dagli elettori scaligeri perché è stato inserito nelle liste di Padova. C'era però anche lui, ieri, insieme agli altri candidati e ad Adolfo Urso, senatore padovano uscente, e ricandidato al Senato nel collegio plurinominale di Verona, Padova e Vicenza.
Infine, proprio per la volontà di fare squadra con gli alleati, i candidati di Fratelli d'Italia hanno trovato bizzarre alcune dichiarazioni rilasciate da Flavio Tosi, il quale si presenta con Forza Italia. Per Tosi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini non avrebbero le caratteristiche giuste per ricoprire la carica di presidente del Consiglio. Maschio ha dunque consigliato a Tosi di mettersi all'opposizione nel caso in cui Meloni dovesse essere premier.