Elezioni, Zaia: «Autonomia è priorità assoluta e non si transige»
«Se il centrodestra dovesse vincere le elezioni e dimenticarsi dell'autonomia non potrà più presentarsi qui in Veneto», ha dichiarato il presidente della Regione
Covid, elezioni e autonomia. Sono stati questi gli argomenti di stretta attualità affrontati questa mattina, 23 agosto, dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
Oggi a Palazzo Balbi, Zaia ha firmato un accordo di collaborazione tra la Regione e il Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria, rappresentato dalla direttrice Maria Milano Franco d'Aragona. Lo scopo è il rafforzamento negli istituti penitenziari veneti delle capacità gestionali, tecniche e specialistiche necessarie per promuovere percorsi di inclusione socio-lavorativa a favore dei detenuti. Ma una volta firmata la collaborazione, il presidente della Regione ha risposto ad alcune domande ed ha voluto commentare i dati del bollettino di oggi sul coronavirus in Veneto.
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Sul Covid, Zaia ha dichiarato: «I dati ci dicono che siamo in una fase di remissione del contagio, i ricoverati diminuiscono e sono circa una quarantina quelli in terapia intensiva. Attualmente, questo virus ospedalizza nella stragrande maggioranza dei casi persone con una salute già cagionevole e con altre patologie. Bisogna però sempre fare attenzione».
Sulle elezioni politiche del prossimo settembre, Zaia ha esordito con una battuta: «Non sono candidato, avete visto?». Ed alla richiesta di un commento sui candidati del suo partito, la Lega, il presidente della Regione non ha voluto far polemica: «I nomi dei candidati non significano niente perché poi c'è la posizione e le candidature in più collegi. In questa fase dobbiamo lavorare per portare a casa il risultato. Le analisi, i bilanci, i commenti, le osservazioni e le critiche si faranno dopo il 25 settembre». Zaia però ha voluto dire la sua sulla legge elettorale, che secondo lui andrebbe cambiata. «Bisognerebbe adottare a livello nazionale il metodo delle elezioni regionali con la croce sul nome del candidato e la scelta delle singole preferenze da parte dei cittadini», ha spiegato il governatore veneto.
E connessa alle elezioni c'è la «madre di tutte le battaglie», come l'ha sempre definita Zaia: l'autonomia del Veneto. «Resta una priorità assoluta e non si transige - ha dichiarato il presidente - L'autonomia è una scelta di modernità. E non è vero che il Veneto ha ricevuto più contributi di altre regioni. L'autonomia non è la secessione dei ricchi e se il centrodestra dovesse vincere le elezioni e dimenticarsi dell'autonomia non potrà più presentarsi qui in Veneto».