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Moretti: «Verona, città da ricucire». Sboarina: «Non sa di cosa parla»

Scontro a distanza tra l'europarlamentare del PD e il sindaco uscente. Lei attacca: «Rigurgiti illiberali sono vicini al governo della città». E lui replica: «È Moretti che per tornaconto elettorale tenta di creare fratture in città»

Verona, città «ferita» da «rigurgiti illiberali». Una città da «riconciliare». Così il capoluogo scaligero è stato descritto ieri dall'europarlamentare del Partito Democratico Alessandra Moretti. A cui il sindaco Federico Sboarina ha subito replicato: «Moretti parla di ciò che non conosce o per sentito dire».

Ieri, 6 maggio, è stata una giornata di intensa campagna elettorale, con i principali candidati sindaco impegnati in diversi incontri pubblici. Da qui al 12 giugno ci saranno altre giornate simili ed anche più intense. Ed altre frecciatine voleranno tra i diversi schieramenti. Come quella fatta partire dalla deputata europea Alessandra Moretti che ieri ha partecipato a un evento elettorale a sostegno di Damiano Tommasi. «L'Europa ha scelto di stare dalla parte dell'Ucraina difendendo i valori di democrazia e libertà - ha detto Moretti - Così come più di 70 anni fa Verona sceglieva la Resistenza, tanto che i veronesi si meritarono la massima onorificenza, la Medaglia d'Oro al Valor Militare. Purtroppo in questa stessa città oggi si fa addirittura fatica a presentare un libro che parla di neofascismi. I rigurgiti illiberali che fiancheggiano Putin sono vicini al governo della città. Oggi, come 70 anni fa, non c’è spazio per gli equivoci, in Europa, in Italia, a Verona. Sono convinta che Damiano Tommasi da sindaco saprà ricucire le ferite prodotte da Sboarina e da quella destra pericolosa che lo sostiene, e riconciliare questa città per proiettarla nel futuro».

«Spiace constatare che Alessandra Moretti ancora una volta parli di ciò che non conosce o lo faccia per sentito dire», è stata la replica di Sboarina, infastidito dal riferimento alla presentazione del libro fatto dall'eurodeputata. «Non si capisce a che libro faccia riferimento - ha spiegato il sindaco uscente - Forse all'ultimo del giornalista Paolo Berizzi, il quale non ha mai presentato alcuna richiesta in tal senso all'amministrazione comunale? L'avesse fatto, gli sarebbe stato concesso uno apposito spazio, com'è sempre stato con tutti. È Moretti che per tornaconto elettorale con le sue sparate tenta di creare "fratture in città". Molto meglio le sue celeberrime gaffe».

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