Tosi: «Da trent'anni Verona trascurata dallo Stato. Bisogna invertire la tendenza»
L'ex sindaco ad imprenditori e professionisti veronesi: «Le questioni da affrontare nella prossima legislatura sono: contrasto del caro-bollette, abbassamento della pressione fiscale e del costo del lavoro e sburocratizzazione»
Lotta al caro-bollette e all'eccessiva burocrazia, un costo del lavoro e una pressione fiscale più leggeri e attirare nuovi finanziamenti statali su Verona. Il candidato di Forza Italia Flavio Tosi si è confrontato con imprenditori e professionisti veronesi, indicando i temi su cui si concentrerà in caso di elezione in Parlamento.
A Caselle di Sommacampagna, Tosi ha incontrato i rappresentati delle associazioni di categoria, ma anche imprenditori di settori importanti come quello del vino, dell'autotrasporto e del marmo. «Le questioni da affrontare nella prossima legislatura sono il contrasto del caro-bollette, l'abbassamento della pressione fiscale e del costo del lavoro e la sburocratizzazione», ha dichiarato il candidato, deluso da come il Governo Draghi stia affrontando l'attuale crisi energetica. «L'Europa deve fare la sua parte - ha spiegato - ma se non vogliamo che le aziende chiudano e le famiglie vadano in rovina, è necessario un decreto con scostamento di bilancio e in bolletta va sganciato il prezzo del gas da quello dell'energia, altrimenti tutte le multiutility continueranno a fare margini immorali sulla pelle di imprese e famiglie».
E infine, per Tosi sarà necessario un gioco di squadra tra tutti i veronesi eletti in Parlamento per calamitare investimenti pubblici sul capoluogo scaligero. «Verona da trent'anni a questa parte è trascurata dallo Stato - ha dichiarato l'ex sindaco - Gli ultimi veri finanziamenti per grandi opere pubbliche risalgono ai Mondiali del '90 e anche il fondo per il filobus è di quegli anni. Bisognerà lavorare tutti insieme, al di là del colore politico, per invertire la tendenza».