Emergenza energetica, Anna Lisa Nalin (+Europa): «Dalla destra proposte di interventi surreali»
«Noi di +Europa, concreti e realisti, sosteniamo l'iniziativa di Draghi - afferma la portavoce di +Europa Veneto - nel puntare su approvvigionamenti di gas alternativi a quelli russi»
«È sorprendente ascoltare gli esponenti della destra mentre lanciano allarmi su scarsità e costi dell'energia e propongono interventi surreali». A dirlo è la portavoce di +Europa Veneto Anna Lisa Nalin, candidata alla Camera dei deputati nel collegio plurinominale 2 del Veneto, nonché al collegio uninominale di Verona, per le prossime elezioni politiche del 25 settembre.
La stessa Anna Lisa Nalin quindi aggiunge: «I fatti sono semplici e chiari: il governo Draghi ha già ottenuto la riduzione della dipendenza dal gas russo dal 40% al 20% e uno stoccaggio di riserve sufficienti per affrontare l'emergenza. La destra che ha voluto la fine di questo esecutivo, invece di assumersi la responsabilità di un'emergenza irrisolta e anzi sempre più grave, ora propone fantasiosi piani per porvi rimedio, chiamando in causa lo stesso Draghi e l'Unione Europea. Il governo a questo punto è politicamente indebolito di fronte alla necessità di trattare in Europa un tetto ai costi e un contrasto alle speculazioni sulle fonti energetiche in atto a livello internazionale».
La portavoce di +Europa Veneto, inoltre sottolinea come «in questi giorni avremmo potuto essere a buon punto per uscire rapidamente dall'emergenza energetica, invece - sentezia Anna Lisa Nalin - vi siamo nel pieno e aziende e famiglie devono solo ringraziare la destra, che come soluzione paradossale propone l'eliminazione delle sanzioni verso la Russia col risultato di tornare ad essere dipendenti da Putin». In sintesi, secondo Anna Lisa Nalin, in questa campagna elettorale la differenza la farebbero invece le «proposte concrete e realistiche».
«Noi di +Europa sosteniamo l'iniziativa di Draghi - chiarisce in conclusione la portavoce Anna Lisa Nalin - nel puntare su approvvigionamenti di gas alternativi a quelli russi e contemporaneamente un rapido piano nazionale di sfruttamento massiccio delle energie rinnovabili, quest'ultimo, tra l'altro, modulabile secondo le esigenze dei singoli territori».