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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Elezioni, le liste del Pd: tra i veronesi si conferma Alessia Rotta, Letta candidato in Veneto e c'è anche Crisanti

Tra i parlamentari uscenti veronesi del Pd fanno sapere di non volersi ricandidare sia Gianni Dal Moro che Vincenzo D'Arienzo

La direzione nazionale del Partito democratico, dopo una lunga notte di confronti e riflessioni, ha infine approvato le liste con i nomi dei candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Tra i veronesi in lizza per un posto in parlamento c'è sicuramente Alessia Rotta, la quale figurerà come capolista alla Camera ed è dunque abbastanza concreta l'ipotesi di una sua rielezione. Stando sempre in Veneto, sta facendo notizia in queste ore la candidatura del microbiologo Andrea Crisanti, il quale secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe essere candidato capolista in Europa per i dem.

Tra gli esponenti dem veronesi, due hanno pubblicamente annunciato di non volersi ricandidare. Il primo è stato l'on. Gianni Dal Moro che, sui social, fa sapere: « Sta per terminare il mio terzo mandato da parlamentare. Sono state tre legislature complicate, ma piene di passione e di impegno. Ho cercato di fare del mio meglio, con tutti i miei limiti. Devo molto alla mia comunità dei democratici e a quanti mi hanno sostenuto, partendo dal mio straordinario gruppo di amici. Mi fermo qui, - annuncia Gianni Dal Moro - in accordo con il mio segretario nazionale Letta, ritornando alle mie attività imprenditoriali e alla mia famiglia che in questi decenni ho trascurato. Lascio nel momento migliore dopo la splendida vittoria di Verona avendo contributo in minima parte alla vittoria di Damiano Tommasi. Rimango fino a scadenza nel consiglio di Sorveglianza di Cassa Depositi e Prestiti e continuerò se mi sarà richiesto il mio impegno nel settore economico e delle imprese».

Anche l'on. Vincenzo D'Arienzo ha spiegato oggi in un breve post che non si ricandiderà alle prossime elezioni politiche del 25 settembre: «Non mi ricandido. Finalmente, dopo il voto della direzione nazionale di ieri notte, - scrive su Facebook D'Arienzo - è arrivato il momento di dire pubblicamente quanto già detto da tempo alla mia componente politica: per quanto mi riguarda, dopo due mandati in parlamento, ho pensato sia giusto non ripropormi di nuovo». 

Candidato di peso, capolista al Senato a Milano, sarà come già annunciato Carlo Cottarelli, mentre sul piano nazionale non sono mancate un po' di polemiche per alcune esclusioni eccellenti. Lo stesso segretario Enrico Letta ha detto di aver dovuto chiedere qualche sacrificio importante, a fronte inevitabilmente del "taglio dei parlamentari" che ha ridotto a 200 i senatori e a 400 i deputati, ma ha anche sottolineato di non aver preso decisioni in solitaria. Proprio Enrico Letta sarà capolista alla Camera in Lombardia ed in Veneto. Sempre in Veneto, oltre che in Piemonte, sarà candidata anche l'ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin.

Malumore esplicito è stato manifestato in Toscana da Luca Lotti, l'ex braccio destro di Matteo Renzi rimasto nel Pd anche dopo la scissione di Italia Viva: «Il segretario del mio partito ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche. - ha scritto su Facebook Luca Lotti - Mi ha comunicato la sua scelta spiegando che ci sono nomi di calibro superiore al mio. Confesso di non avere ben capito se si riferiva a quelli che fino a pochi mesi fa sputavano veleno contro il Pd e che oggi si ritrovano quasi per magia un posto sicuro nelle nostre liste. Non lo so. Ma così è».

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