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Sboarina: «Basta politica dei tatticismi, sostenetemi in nome delle convinzioni»

Il candidato sindaco di centrodestra non vuole proprio sentir parlare di apparentamento con i tosiani e usa Tommasi come uno spettro: «Non consegniamo Verona alla sinistra»

È passata una settimana dal voto del 12 giugno scorso. E manca una settimana al voto del 26 giugno prossimo. Domenica prossima, i veronesi dovranno scegliere se il loro prossimo sindaco sarà Damiano Tommasi oppure Federico Sboarina.

I due candidati sono arrivati alla metà esatta della loro mini-campagna elettorale per il ballottaggio in condizioni diverse.
Tommasi è il candidato più votato e la sua settimana post-voto si può dividere in due parti: un'iniziale analisi del risultato elettorale e poi un tour tra i quartieri della città che continuerà oggi e nei prossimi giorni. Sereno, determinato, pacato, il candidato sindaco del centrosinistra è andato avanti per la sua strada senza polemiche o discussioni.
Sboarina, invece, ha dovuto parlare più di Flavio Tosi e dell'unione del centrodestra che del suo programma elettorale. Escluso dal ballottaggio, Tosi è entrato in Forza Italia e ha chiesto a Sboarina un apparentamento per arrivare al ballottaggio con un centrodestra compatto. Tosi, con Forza Italia, vuole dunque entrare tra i partiti e le liste che sostengono Sboarina e quindi nell'ipotetica maggioranza che si formerebbe in consiglio comunale in caso di vittoria del candidato sindaco di centrodestra. Sboarina ha però rifiutato e a una settimana dal voto sembra ancora distante da un accordo con Tosi. Anche ieri, infatti, Tosi ha ribadito che l'unico accordo possibile passa attraverso un apparentamento. Parola che Sboarina non vuol proprio sentir nominare.

«Ringrazio tutti coloro che stanno lavorando per mantenere il centrodestra alla guida della città e scongiurare che a governarla sia la sinistra - ha dichiarato Sboarina, replicando a Tosi - Basta alla politica dei tatticismi e dei tecnicismi che rischia di fare il gioco di una sinistra che a Verona è minoritaria e che come tale non può e non deve governare la città». Il candidato sindaco ha chiesto di sostenere lui ed il centrodestra «in nome delle convinzioni e non delle convenienze né delle spartizioni». Ed infine, Sboarina ha lanciato un nuovo appello: «Proseguiamo nel lavoro tra la gente, casa per casa, per non consegnare Verona alla sinistra».

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