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Lettera di Sboarina gli elettori, Pasetto: «Vuole suscitare paure. Ha fallito»

In un messaggio recapitato ai veronesi, il sindaco uscente ripropone una comunicazione basata sul «non lasciare Verona alla sinistra». La replica: «Sboarina ricorre al più bieco armamentario della propaganda»

Nuova lettera elettorale del centrodestra e nuova polemica a Verona.

Pochi giorni prima delle elezioni del 12 giugno, ai cittadini veronesi fu recapitata una lettera che suggeriva di votare per la Lega e per il suo candidato sindaco Federico Sboarina. Nulla di strano, se non fosse che le lettere erano indirizzate ai "capifamiglia", termine ormai in disuso e che fino al 1975 identificava all'interno della famiglia l'uomo a cui era attribuita la patria potestà dalla legge. Legge che è stata poi modificata per parificare la posizione del marito con quella della moglie. Per l'utilizzo di quel "capofamiglia", la Lega e tutta la coalizione di centrodestra furono accusate di misoginia e di scarsa considerazione delle donne.

Oggi, 23 giugno, a tre giorni dal ballottaggio tra Sboarina e Damiano Tommasi, una nuova lettera agli elettori ha scatenato una polemica simile. La lettera è firmata dal candidato sindaco Sboarina e sostanzialmente riassume la comunicazione politica utilizzata dal centrodestra in queste ultime settimane. Il sindaco uscente, infatti, sta alternando elenchi di risultati ottenuti in cinque anni di governo cittadino ad attacchi alla coalizione di centrosinistra. «Verona, mai a sinistra!» è uno degli slogan. Oppure «Non lasciare Verona nelle mani della sinistra». E Sboarina, nella lettera, spiega perché non bisognerebbe votare Tommasi, ma alcune di queste ragioni sono giudicate assurde dagli avversari. Tra queste ragioni, ad esempio, c'è il rischio che Verona non sia più città olimpica durante le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina, perché con Tommasi ci sarebbe anche il Movimento 5 Stelle al guida della città. Inoltre, Sboarina aggiunge un riferimento alla cosiddetta "ideologia gender" che la sinistra vorrebbe portare nelle scuole.

Tutti punti contestati dai sostenitori di Tommasi e in particolare da Giorgio Pasetto di +Europa. «Il punto di forza di un sindaco uscente dovrebbe essere quello di saper parlare solo di amministrazione della città - ha scritto Pasetto - Invece Sboarina si rivolge ai veronesi con una lettera che vuole suscitare paure e gronda di ideologie. Immagina in giunta i 5 Stelle, che nemmeno si sono presentati con una loro lista, e attribuisce loro il potere di far saltare le Olimpiadi in Arena. Cosa impossibile, visto che fa già parte del programma olimpico ufficiale. Dice che siamo alla scelta, non tra due candidati, ma tra il suo modello e la sinistra brutta e cattiva che vuol corrompere i bambini con l'"ideologia gender" che non esiste. Insomma ricorre al più bieco armamentario della propaganda. Del resto, sarebbe impossibile aspettarsi da Sboarina un appello che parlasse di proposte, e lui stesso lo ammette, quando dice di avere "ben chiaro quali sono le criticità delle circoscrizioni, dei quartieri, del centro". Se esistono tante criticità dopo cinque anni di sua amministrazione, vuol dire solo una cosa: ha fallito!».

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