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Ecoborgo di Mezzacampagna. "Sempre meno eco e sempre più borgo"

L'intervento è del consigliere comunale di Verona Piazza Pulita Michele Bertucco che dietro al progetto vede il rischio della nascita di nuovi centri commerciali in città

Un progetto all'avanguardia per sostenibilità ambientale e ricerca della bellezza, o almeno così dovrebbe essere. È l'Ecoborgo di Mezzacampagna previsto nel quartiere San Massimo a Verona. Un progetto per la realizzazione di tre poli: uno religioso, uno residenziale e il terzo dedicato a servizi e commerciale. Proprio quest'ultimo aspetto preoccupa il consigliere comunale di Verona Piazza Pulita Michele Bertucco che ha scoperto la richiesta inviata dal committente (la Curia veronese) a Regione Veneto e Comune di Verona. Con questa richiesta la Curia, in previsione della nuova legge regionale sul commercio, vorrebbe che la quota di commerciale destinata ad attività artigianali e a negozi di vendita al dettaglio non sia più vincolata e quindi sia aperta a tutte le tipologie di attività commerciale, compresi gli outlet o i centri commerciali. "Rinnoviamo tutte le perplessità, già espresse a suo tempo - scrive Bertucco - per un intervento che crea un nuovo centro urbano e ora anche commerciale di ben 2.500 abitanti potenziali su una superficie di 40 ettari di territorio privi di reali soluzioni viabilistiche eccettuate le solite due rotonde, che non si negano mai a nessuno, a due passi dal quartiere di San Massimo".

"Denunciamo con forza la cattiva abitudine, assolutamente nociva per la città e la qualità della vita dei sui abitanti - prosegue il consigliere comunale - di concedere varianti non a fronte di un reale fabbisogno della città ma in soccorso della sostenibilità dei progetti stessi. Al di là dei numeri riportati sulle carte, l'esperienza delle ex Cartiere o delle ex Officine Adige insegna che una volta concesso il permesso di costruire le volumetrie sono quasi sempre destinate a schizzare verso l’alto a seconda che il mercato chieda più residenziale o più commerciale, in barba ad ogni principio di corretta pianificazione urbanistica". Secondo il consigliere comunale Bertucco, dietro alla richiesta della Curia ci sono necessità di natura economica per sostenere il progetto di un Ecoborgo, descritto da Bertucco come "sempre meno eco e sempre più borgo". 

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