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Polemiche su Gioventù Nazionale Verona e il ricordo del "figlio adottivo di Hitler"

L'associazione giovanile di Fratelli d'Italia ha scritto sulla sua pagina Facebook un messaggio (poi rimosso) nell'anniversario della morte di Leon Degrelle. PD: «L'ideologia nazifascista non deve avere cittadinanza nelle istituzioni democratiche»

La pagina Facebook di Gioventù Nazionale Verona, l'associazione giovanile di Fratelli d'Italia, non è più accessibile ed il messaggio che aveva pubblicato il 31 marzo scorso non è più visibile. Ma il fatto che quel messaggio sia stato pubblicato è innegabile e le polemiche che ha generato si sentono in modo forte è chiaro.

Mercoledì scorso, sul social network della sezione scaligera di Gioventù Nazionale è apparso un post in ricordo di Leon Degrelle, morto proprio il 31 marzo 1994. «Leon Degrelle 15/06/1906 – 31/03/1994. Per tutti coloro che ancora sognano un secolo di cavalieri», si poteva leggere sulla pagina Facebook di Gioventù Nazionale Verona. Per chi non lo sapesse, Leon Degrelle è stato un politico e militante belga, una delle figure di riferimento del neonazismo e dell'estrema destra, un uomo la cui esaltazione del nazismo gli è valsa l'appellativo di «figlio adottivo di Hitler».

«È più forte di loro. Non riescono a tagliare il cordone ombelicale che li lega al fascismo e al nazismo. E questo dimostra che tutti gli appelli alla pacificazione nazionale sono soltanto diversivi e fumo negli occhi», ha commentato il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco. Ed il segretario provinciale del Partito Democratico Maurizio Facincani ha aggiunto: «L'ideologia nazifascista non deve avere cittadinanza nelle istituzioni democratiche. Ed è evidente la contiguità di tale ideologia con vasti blocchi del centrodestra veronese, dai nostalgici di Fratelli d'Italia ai leghisti organici al movimento fondamentalista Christhus Rex, che si richiama appunto i cattolici nazisti fondati da Leon Degrelle. Confidiamo che alle prossime elezioni i veronesi facciano un po' di pulizia di tutto questo marciume ideologico».

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(Massimiliano Urbano)

Ed anche a nel centrodestra veronese si è alzata una voce di condanna, quella di Massimiliano Urbano, coordinatore di Buona Destra Verona. «Se questi episodi accadono è perché a Verona c’è terreno fertile - ha dichiarato Urbano - I fascisti si sentono legittimati e vige un clima post-revisionistico. L'estrema destra si comporta come se percepisse di avere le mani libere e fa accadere di tutto. Questa amministrazione si caratterizzata e si distingue per un certo tipo d'impronta: un fascio-leghismo spinto e un ultracattolicesimo anti-abortista. La storia di Verona, città decorata di Medaglia d’oro valor militare per la guerra di liberazione, esige rispetto. Urge iniziare un percorso di rinnovamento culturale e politico che rimoduli la scala dei principi e dei valori. Liberiamo la città dalle forze retrograde che se ne sono impossessate».

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