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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Degrado e sicurezza a Verona, Ferrari: «Sboarina ammette il fallimento». La replica: «Parla a vanvera»

Un'intervista rilasciata dal primo cittadino ad un quotidiano scaligero ha portato alla critica del consigliere di Traguardi. È arrivata poi la precisazione del sindaco del capoluogo: «È diventato anche lui l'uomo degli spot di propaganda e non dei fatti concreti»

«Che il sindaco Sboarina parli di degrado e di quartieri abbandonati a pochi mesi dalla fine del mandato è la sostanziale ammissione del fallimento della sua Amministrazione, che non è stata in grado attuare quella rigenerazione dei quartieri e del loro tessuto sociale attraverso la creazione di eventi e la riqualificazione delle aree dismesse sbandierata come uno dei perni del programma elettorale».
È Tommaso Ferrari, consigliere comunale a Verona con Traguardi, a criticare aspramente le parole (rilasciate domenica a L'Arena) e l'operato del primo cittadino e della sua Giunta su un tema come quello della sicurezza, che coinvolge temi come le baby gang, lo spaccio e anche i furti in abitazione e gli atti vandalici
«Ancora più assurda è la sua proposta per risolvere i problemi di sicurezza - prosegue Ferrari -: sgomberare gli edifici abbandonati, installare 30 telecamere, chiedere ai cittadini di segnalare tutto quello che non va. E naturalmente affidarsi alla Variante 29, leitmotiv degli ultimi tempi, che è in massima parte composta da manifestazioni di interesse dei privati che chiedono cambi di destinazione d'uso per la valorizzazione aree di loro proprietà ma dovrebbe trasformarsi, nessuno sa come, a panacea dei mali della città. Soluzioni a corto raggio, che vanno bene per tamponare, ma che sono ben lontane dalla pianificazione a cui invece dovrebbe puntare un'Amministrazione comunale.
Se il problema della sicurezza è legato soprattutto a percezione, come dice il Sindaco, dovrebbe essere compito dell'Amministrazione rassicurare i cittadini facendo sentire vicine le istituzioni. Se invece dipende dalle baby gang e dal Covid, eterno indiziato quando si tratta di sottrarsi alle responsabilità, possiamo dire, dopo quattro anni e mezzo, che di politiche serie sui giovani della città non se ne sono viste e men che meno negli ultimi due anni, quando gli interventi sulla popolazione più giovane, che ha visto la propria quotidianità stravolta dalla pandemia, sarebbero stati ancora più urgenti.
L'amministrazione ne prenda atto - conclude il rappresentante del movimento civico -, invece di tirare fuori i muscoli per tornare ai vecchi refrain da campagna elettorale dopo cinque anni di governo della città».

Piccata la replica del sindaco di Verona, Federico Sboarina, al consigliere dell'opposizione: «Che il consigliere Tommaso Ferrari non sappia leggere è un dato certo. Così come è oramai appurato che abbia preso la incosistente abitudine della sinistra di parlare a vanvera. Sulla sicurezza, se avesse avuto la pazienza di seguire il ragionamento, avrebbe capito che il Comune si occupa di sicurezza urbana, che significa decoro cittadino, e non di sicurezza pubblica, che compete alle Forze di Polizia. Dopo aver ribadito che ogni anno stanno calando i reati nella nostra città, ho spiegato che il degrado urbano, competenza dei nostri vigili, è anche quello attentamente monitorato con gli strumenti che ci sono a disposizione: telecamere, sgomberi, urbanistica per eliminare le aree dismesse. Abbiamo fatto molto, lo dicono i numeri, e molto faremo perché da questo aspetto non derivi una percezione di insicurezza ai veronesi. Questo è il semplice ragionamento che avrebbe dovuto capire, esempi alla mano, il consigliere. Invece, noto che Tommaso Ferrari è diventato anche lui l'uomo degli spot di propaganda e non dei fatti concreti. Mi dispiace che il suo apprendistato da amministratore pubblico abbia preso questa piega, secondo me potrebbe fare molto di più per il bene della sua e nostra comunità»

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