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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Stretta del governo sul Reddito di cittadinanza, Donazzan: «Basta sussidi di carattere assistenzialistico a chi può lavorare»

L'assessora al lavoro in Veneto Elena Donazzan ha commentato con soddisfazione le novità introdotte dal governo Meloni: «Il principio è che chi rifiuta un’opportunità lavorativa perde il beneficio»

«I dati relativi al Reddito di cittadinanza in Veneto dimostrano che le politiche del governo, già da quando sono state annunciate, hanno spinto le persone ad attivarsi per lavorare». È questo il primo commento dell’assessora al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, in merito ai provvedimenti previsti dal "decreto lavoro" varato ieri, lunedì primo maggio, dal Consiglio dei ministri.

La stessa Elena Donazzan ha poi precisato: «Nel 2023 risultano nella nostra regione 22.571 nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza (43.625 persone coinvolte) in diminuzione rispetto ai 26.655 nuclei familiari nel 2019 (64.692 persone coinvolte). In linea con quanto noi abbiamo realizzato negli anni in Veneto, promuovendo misure alternative come ad esempio l’assegno per il lavoro, le nuove politiche governative incentivano e promuovono la cultura del lavoro, motore dello sviluppo e dell’integrazione». 

Secondo l’assessora al lavoro della Regione Veneto «sono stati introdotti cambiamenti sostanziali, dando centralità alla dignità del lavoro come già era stato annunciato in legge di bilancio. La scelta - ha quindi proseguito Elena Donazzan - è quella di eliminare il Reddito di cittadinanza, ovvero basta sussidi di carattere assistenzialistico a chi è in grado e può lavorare, ma non cerca lavoro. Il principio è che chi rifiuta un’opportunità lavorativa perde il beneficio. Vengono invece sostenute le persone con corsi di formazione per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro e sono previsti bonus per i datori di lavoro che assumono gli occupabili con contratti a tempo indeterminato». 

I dati relativi al Reddito di Cittadinanza percepito nella Regione Veneto : fonte ufficio stampa Regione Veneto

In particolare l’assessora regionale al lavoro ha voluto sottolineare l’importanza dell’attenzione e del sostegno che verrebbe dato ai nuclei familiari con fragilità: «L’introduzione dell’Assegno di inclusione è destinata ai nuclei familiari con situazioni di fragilità, che hanno tra i componenti disabili, over 60 o con minori. In tal modo si mette al centro la famiglia, dando sostegno a chi ne ha effettivamente bisogno, in special mondo chi si trova in situazioni di difficoltà e povertà». La stessa Donazzan ha infine voluto sottolineare anche l’efficacia del taglio del cuneo fiscale: «Il governo aveva già tagliato il cuneo fiscale del 3%, ora lo sgravio contributivo sale al 7%. Viene sostenuto così il potere d’acquisto dei dipendenti con redditi medio-bassi che si troveranno fino a 100 euro in più in busta paga al mese. Un altro impegno mantenuto dal governo», ha concluso l'assessora Elena Donazzan.  

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