S'inceppa ancora il Decreto Aiuti Bis. E sul Superbonus tutti s'intestano i meriti
La deroga al tetto degli stipendi nella pubblica amministrazione allunga l'iter di approvazione di un provvedimento che contiene sostegni a famiglie e imprese per 17 miliardi
Rimane ancora accidentato il percorso per l'approvazione del cosiddetto Decreto Aiuti Bis, il provvedimento con cui il Governo Draghi era pronto ad elargire circa 17 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese. L'ostacolo più grande sembrava essere il Superbonus, su cui i partiti non riuscivano a trovare una soluzione che mettesse d'accordo tutti. Accordo che è arrivato martedì, 13 settembre, e che ha di fatto permesso al Senato di dare il via libera al decreto. Decreto che, a quel punto, si credeva avviato verso una rapida approvazione anche alla Camera. Ma così non è stato.
Come riportato su Today, il Governo ha preteso una modifica alla deroga al tetto degli stipendi nella pubblica amministrazione contenuta nel Decreto Aiuti Bis. Un modifica che allungherebbe l'iter del provvedimento e quindi tiene ancora bloccate le risorse che serviranno a sostenere i cittadini in difficoltà per inflazione e caro bollette.
Un incidente di percorso che potrebbe rialimentare le polemiche tra i partiti, già intenti in campagna elettorale ad intestarsi i meriti dell'attuale Governo e a scaricare sugli altri le responsabilità degli insuccessi. Come è accaduto proprio per l'approvazione al Senato del Decreto Aiuti Bis. Anche a livello locale, è scattata la gara tra le forze politiche che sarebbero state maggiormente determinanti per raggiungere l'obiettivo.
«È stata la mediazione politica portata avanti dalla Lega e da Matteo Salvini a risolvere le criticità dei Superbonus per le imprese italiane - ha dichiarato il candidato veronese della Lega Lorenzo Fontana - Grazie al nostro lavoro ci saranno certezze per chi compra i crediti. Significa far ripartire il lavoro e far respirare le nostre aziende». Ed il commissario della Lega in Veneto Alberto Stefani ha aggiunto: «Grazie al determinante contributo della Lega, numerose imprese posso tornare a respirare. Chi ha lavorato onestamente, nel rispetto della legge, doveva essere tutelato. L'obiettivo raggiunto è prezioso: abbiamo sbloccato il meccanismo della responsabilità solidale e trovato la soluzione che le realtà produttive del settore attendevano da troppo tempo».
Ma il Superbonus è un incentivo all'edilizia introdotto dal Governo Conte e quindi anche il Movimento 5 Stelle ha gridato vittoria per l'intesa raggiunta. «Abbiamo dimostrato ancora una volta di essere gli unici a mantenere le promesse fatte ai cittadini e di avere a cuore i loro interessi, di essere intransigenti e di non aver mai ceduto alle pressioni delle altre forze politiche, le stesse che ora si affrettano a rivendicare un risultato che è solo ed esclusivamente nostro - hanno commentato i pentastellati veneti - Senza di noi, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. Questo è un risultato che rappresenta una grandissima vittoria per le famiglie, le imprese e i lavoratori e che avrà un impatto storico su nostro territorio».
Mentre per la candidata veronese del Partito Democratico Alessia Rotta, i cittadini dovrebbero ringraziare il PD per l'approvazione del Decreto Aiuti Bis in Senato. «Sul Superbonus, il PD ha lavorato per trovare una soluzione che sbloccasse la cessione dei crediti, aiutando decine di migliaia di imprese e famiglie. La soluzione individuata è in linea con la nostra proposta che prevede di restringere il campo della responsabilità in solido solo al dolo e alla colpa grave. Si risolve finalmente il problema del Superbonus e si sblocca un decreto che contiene 17 miliardi di aiuti a famiglie e imprese. Noi abbiamo lavorato responsabilmente al contrario del M5S che ha messo a rischio tutto il provvedimento per interessi di parte e della Lega che si prende meriti che non sono i suoi».