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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Covid e crisi dell'occupazione: sono 100 mila i posti di lavoro persi e il 98% erano di donne

L'Italia è un Paese maschilista? Impietosi i dati sulla crisi economica e i numeri dei posti di lavoro persi. Camani (Pd): «Indecente disparità tra condizioni lavorative di uomini e donne»

«Su 101.000 posti di lavoro persi tra novembre a dicembre 99.000 erano di donne, il 98%. È un dato che fa rabbrividire e che dovrebbe inquietare tutti, non solo il genere femminile. Tutti: la politica, il mondo dell’impresa, le organizzazioni sindacali e di categoria. Ma anche il mondo dell’informazione e la società civile, perché il primo passo per risolvere questo dramma è il riconoscimento totale e condiviso di un’indecente disparità tra le condizioni lavorative di uomini e donne». È quanto scrive in una nota su Facebook Vanessa Camani, vice capogruppo del Partito Democratico Veneto in Consiglio regionale, commentando i dati diffusi ieri dall’Istat sull’occupazione in Italia. «In questi giorni e in queste ore - aggiunge Vanessa Camani - si sta discutendo di programmi e alleanze, di Ricoveri Plan e Next Generation EU, di piani di protezione e rilancio. Si parta da qui, mettendo quel dato drammatico al centro della discussione e dell’agenda politica».

Vanessa Camani PD consigliera regionale Veneto

Vanessa Camani PD consigliera regionale Veneto

A ribadire l'esistenza del problema e lo squilibrio occupazionale che penalizza oggi in Italia le donne, è stata anche la parlamentare veronese del Pd Alessia Rotta: «A dicembre è stato registrato un crollo del lavoro femminile con 100 mila occupate in meno. Una devastante crisi occupazionale che non farà che peggiorare quando, dopo l'ennesimo prolungamento, verrà tolto il blocco dei licenziamenti. C'è un unico modo per impedire una tragedia sociale: cominciare ora a costruire una rete reale di sostegno che si fondi sulle politiche attive, una formazione efficace per rafforzare l'occupabilità effettiva e servizi di sostegno per chi ha responsabilità di cura famigliare».

La stessa deputata Pd Alessia Rotta aggiunge: «Oggi servono meno sussidi e più opportunità. Vanno costruiti adesso gli strumenti per far cogliere le possibilità di lavoro che ci sono in alcuni settori e che nasceranno dall'attuazione del Recovery Paln, dall'economia digitale al verde. La protezione è indispensabile, soprattutto dopo questa crisi terrificante, ma adesso servono anche politiche attive per rafforzare le capacità delle persone. Le misure per il contrasto della povertà e il sostegno al reddito sono cosa diversa da quelle per il sostegno del lavoro. Dobbiamo pensarci ora altrimenti sarà troppo tardi».

alessia rotta parlamento mascherina-2

La deputata veronese Pd Alessia Rotta

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