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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Crisi di governo, le reazioni a Verona: «Salvini spieghi come evitare l’aumento dell’Iva»

Alessia Rotta (Pd) rifila al ministro dell'Interno l'epiteto «assenteista di professione», mentre il consigliere comunale Gennari (M5S) attacca: «Salvini conduce una grande truffa»

A volte anche le verità più granitiche debbono scontrarsi con la realtà e iniziare a vacillare. È così che da ieri, tutti quanti noi convinti che in Italia lo sport nazionale fosse il calcio, abbiamo dovuto accettare di veder sfumare tale consolidata credenza: altro che calcio, il vero sport nazionale è la campagna elettorale. E a differenza del calcio, quest'ultima non teme nemmeno l'estate. Così, a una settimana esatta dall'agognato Ferragosto, in quello che per molti è stato il "Lukaku day" e che ha visto un certo Conte festeggiare l'acquisto più costoso della storia dell'Inter, ha altresì visto un altro Conte, lemme lemme, indirizzarsi al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, prodromo di una crisi di governo che di lì a breve sarebbe stata invocata dal ministro dell'Interno, vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini.

Ufficializzata la crisi di governo

Di qualche ora fa è poi la notizia della presentazione di una richiesta di sfiducia depositata in Senato da parte della Lega nei confronti del presidente del Consiglio Conte. Che la crisi abbia dunque inizio, se di un tassello formale che la certificasse ufficialmente si aveva bisogno, ebbene ora è arrivato. Il premier Giuseppe Conte nel suo discorso di ieri sera aveva lasciato intendere che sarebbe stata sua intenzione "parlamentarizzare" la sfiducia, chiedendo di fatto che la cosa venisse certificata riunendo le camere. Ma l'iter burocratico-istituzionale che di qui ai prossimi giorni verrà effettivamente seguito, sarà compito anzitutto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella tracciarlo, con la competenza e la saggezza che gli competono. 

Quel che è certo, invece, è che la campagna elettorale, ammesso e non concesso che si sia mai fermata, è ad oggi ufficialmente ripartita con il vigore dei tempi migliori. Sul piano nazionale le schermaglie M5S-Lega sono iniziate un minuto dopo l'annuncio di Salvini, con il vicepremier Luigi Di Maio che ha rimbalzato le accuse di "poltronaggine" (sia nel senso di "attaccamento alle poltrone", se si vuole, che in quello di "pigrizia") all'ormai ex alleato, intimandogli di approvare la legge per il taglio dei parlamentari prima di andare al voto. Salvini, dal canto suo, ha accusato i pentastellati di essere il partito del "no". Illazioni alle quali è stato lo stesso premier Giuseppe Conte a replicare, spiegando nel suo discorso che «questo governo non era in spiaggia, ma nelle sedi istituzionali a lavorare nel rispetto degli italiani».

Dal fronte del Pd, invece, rimbombano le parole del segretario Zingaretti: «Ci avevano promesso la rivoluzione, hanno combinato un disastro e ora scappano per paura della manovra finanziaria. La cultura dell'odio e del rancore ha fallito, non è la soluzione. Ora bisogna ridare la parola agli italiani». Punta dritto a nuove elezioni anche Giorgia Meloni che non ha mai nascosto la volontà di un'alleanza sovranista con la Lega: «Come sempre sostenuto da Fratelli d’Italia - ha spiegato la leader Giorgia Meloni - non è possibile dare all’Italia il governo di cui ha bisogno insieme al M5S di Di Maio, Fico e Toninelli. Bene la Lega che ne ha preso atto. Ora si torni al voto per dare agli italiani il governo sovranista che alle ultime elezioni europee hanno dimostrato di volere». 

alessia rotta

Alessia Rotta

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La crisi di governo ormai avviata ha prodotto anche sul piano locale le reazioni del caso da parte dei politici veronesi. A Matteo Salvini che in un comizio a Pescara aveva invitaro «deputati e senatori» ad «alzare il culo» e venire  «in parlamento, anche la settimana di Ferragosto, se serve», ha replicato in modo piuttosto piccato la deputata scaligera del Pd Alessia Rotta: «Il c...dovrebbe alzarlo Salvini, l’assenteista di professione, - spiega la deputata Dem - quello che scappa dai processi, dalle aule parlamentari e dagli incontri europei. Dovrebbe smetterla di ubriacarsi in spiaggia e venire a riferire sul Russiagate. Nel frattempo, - conclude Alessia Rotta - se trova il tempo tra una bevuta e l’altra, spieghi come eviterà l’esercizio provvisorio, l’aumento dell’Iva e la rinuncia a un commissario Ue».

salvini papeete

L'immagine del ministro dell'Interno pubblicata sui social dalla deputata Alessia Rotta 

Anche il pentastellato veronese, consigliere comunale a Palazzo Barbieri, Alessandro Gennari non le manda certo a dire replicando all'invito procace del ministro dell'Interno: «Tra Lega e 5 Stelle ci sono visioni differenti (su questo ha ragione). Lui era in spiaggia finché il parlamento votava su cultura e "sicurezza Bis". Sulle ferie d'agosto Lega e 5 Stelle hanno sicuramente visioni differenti. Il 90% dei provvedimenti di questo governo, - prosegue il consigliere Alessandro Gennari - porta la firma del M5S. Altro che "no", rinvii, blocchi. La differenza tra chi fa e chi parla è evidente, - conclude l'esponente pentastellato - e se gli Italiani guardassero le firme sotto i decreti legge messi in atto, si accorgerebbero della grande truffa ai loro danni che sta conducendo Salvini». 

alessandro gennari

Alessandro Gennari

Non ha lesinato sarcasmo un altro consigliere comunale a Verona, questa volta tra le fila della maggioranza, vale a dire Andrea Bacciga, il quale ha commentato così l'ipotesi di una fine dell'esperienza del governo gialloverde: «Era prevedibile che un’alleanza tra Lega e 5 Stelle non potesse durare molto, per vedute non solo diverse ma antitetiche. Se finisse la legislatura, - aggiunge il consigliere Bacciga - i pentastellati ne uscirebbero con le ossa rotte, completamente distrutti e mangiati dagli alleati leghisti. Non vedo un futuro roseo per i pentastellati. - conclude il consigliere - E devo dire che non me ne dispiaccio. Si consolino che tra qualche giorno cadranno altre stelle».

andrea bacciga
Andrea Bacciga

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