Crisi Ferroli, Negro: “Il Governo istituisca un fondo per chi ha perso il lavoro”
“Ormai siamo fuori tempo massimo per un intervento concreto - ha detto la consigliera regionale -, lo stabilimento di Alano ha chiuso ed ora è necessario riuscire a salvare quello di San Bonifacio"
“Ormai siamo fuori tempo massimo per un intervento concreto, per mesi abbiamo chiesto alla Regione di prendere posizione ma nonostante i tavoli di lavoro e confronto, lo stabilimento di Alano ha chiuso ed ora è necessario riuscire a salvare quello di San Bonifacio, quindi chiediamo alla Regione di farsi portavoce per i lavoratori chiedendo al Governo di istituire un fondo economico per aiutare chi ha perso il lavoro”.
A chiederlo è la consigliera Giovanna Negro, riferendosi alla crisi che ha colpito la Ferroli, in seguito alla risposta scritta dell’assessore al Lavoro Elena Donazzan all’interrogazione depositata lo scorso 21 luglio. L’interrogazione regionale era stata presentata dalla consigliera di Veneto del Fare assieme ai colleghi della Lista Tosi Stefano Casali, Maurizio Conte, Andrea Bassi e chiedeva alla Giunta se intendesse “attivarsi con i vertici aziendali e gli enti territoriali e istituzionali per bloccare e rivedere l’ipotesi degli oltre 500 esuberi”.
Donazzan ha spiegato che l’unità di Crisi della Regione segue la vicenda, la Regione ha partecipato ai tavoli ministeriali, ha sensibilizzato Veneto Sviluppo al fine di un coinvolgimento, ha svolto attività di raccordo con sindacati e amministrazioni locali costituendo in ottobre 2015 il Consiglio di Sorveglianza Socio Istituzionale del Gruppo Ferroli ad Alano di Piave. “Lo stabilimento di Alano di Piave è ormai chiuso, quello di San Bonifacio rischia di seguirne la sorte: la Regione sta facendo la sua parte, il Governo non può voltarsi dall’altra parte o restare alla finestra – rincara Negro – i tavoli non hanno portato soluzioni, certo potevano essere utili ad inizio crisi, non quando il destino della Ferroli è già segnato. Ora chiediamo a gran voce un intervento concreto da parte del Governo, cioè l’istituzione di un fondo economico di sostegno per reintegrare chi ha perso il lavoro, un dramma per moltissime famiglie che ha risvolti negativi su tutto il territorio, di enorme impatto sociale”.
