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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Crisi di Governo, incertezze e richieste di elezioni tra i politici locali

I 5 Stelle ringraziano Conte e il PD sottolinea le valutazioni dell'ex premier su Salvini. Il leader della Lega viene difeso da Zaia e anche Fratelli d'Italia chiede il voto subito

Ieri, 20 agosto, è terminato formalmente il governo Lega-5 Stelle guidato dal premier Giuseppe Conte, il quale si è dimesso. Oggi partono le consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per verificare se c'è la possibilità o meno di formare un nuovo governo, altrimenti si andrà alle elezioni.

Al momento, tutti gli scenari possibili sono ipotetici e questo aumenta l'incertezza tra i cittadini. Ma soprattutto alimenta lo spauracchio dell'aumento dell'Iva, che potrebbe scattare nel 2020, portando l'Iva ridotta dal 10 al 13% e l'aliquota ordinaria dal 22 al 25%. Un aumento che per ogni veronese potrebbe costare circa 600 euro, secondo una stima fatta da Confcommercio. Mentre SosTariffe.it si è concentrata sui possibili aumenti nelle bollette. Con l'Iva maggiorata, le bollette della luce potrebbero lievitare anche del 10%, mentre quelle del gas potrebbero avere un aumento annuale anche di 1.000 euro.

Scongiurare l'aumento dell'Iva è la preoccupazione principale dei vari partiti, i cui esponenti però hanno commentato l'importante giornata politica di ieri, ribadendo le proprie posizioni e scaricando le responsabilità.

«Grazie presidente Conte per l'alto profilo istituzionale e morale del tuo intervento in Senato - ha dichiarato la deputata 5 Stelle veronese Francesca Businarolo - Ho apprezzato il bilancio dei mesi di governo e la sintesi di quanto è accaduto, equilibrata e non contestabile da chiunque sia in buona fede. Ho inoltre ammirato il richiamo costante al senso di responsabilità istituzionale e ai rischi di un ricorso destabilizzante alle piazze. Ringrazio Conte per aver rivendicato le azioni positive di questo governo e per aver rinviato al mittente l'accusa del "governo del no". Non capisco come Matteo Salvini e gli altri componenti leghisti del governo abbiano potuto ascoltare dai banchi del governo visto che hanno chiesto la sfiducia del governo del cambiamento».

AUTONOMIA, ZAIA: «NON CAMBIA NULLA, NON FAREMO SCONTI»

Per Vincenzo D'Arienzo, senatore veronese del Partito Democratico: «Oggi è un altro giorno. Il governo ha fallito, l'ubriacatura populista pure, ma lui ha lasciato con un certo orgoglio ed ha detto, finalmente ed in ritardo , chi è veramente Salvini: "pericoloso, autoritario, irrispettoso, opportunista, preoccupante, senza coraggio, falso, irriverente". Una serie di referenze che qualificano una di quelle persone da non frequentare. Spero che tutti abbiano capito il pericolo che abbiamo corso e che potremmo ancora vivere».

A difendere Matteo Salvini e a chiedere elezioni subito, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. «In 15 mesi, abbiamo assistito a troppi No da parte del Movimento 5 Stelle - ha dichiarato Zaia - È impossibile governare a colpi di No, noi siamo per fare e non per disfare. E soprattutto non si può impostare un'azione di governo sull'odio sociale, sul considerare i 60 milioni di cittadini come disonesti o delinquenti a prescindere, con l'unica strategia di distruggere tutto senza saper costruire alcunché. Negli ultimi mesi abbiamo visto il M5S votare assieme al PD in Europa e contrastare le politiche di Salvini sulla sicurezza. Va restituita la parola ai cittadini, anche dopo aver votato il taglio dei parlamentari».

E dalla Regione ha parlato anche Elena Donazzan, assessore regionale ed esponente di Fratelli d'Italia. «Questa crisi ha dimostrato che abbiamo bisogno di una maggioranza politica fatta di obiettivi da condividere e non di veti da contrapporre - ha detto Donazzan - È tempo di tornare al voto, con urgenza: c’è bisogno di un governo coeso politicamente e in sintonia con il proprio popolo».

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