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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Caro benzina, il sindaco: «C'è chi se ne approfitta, si fissi tetto massimo». Confedercontribuenti: «Via le accise»

Prezzi del carburante impazziti: «Simili rincari non sono giustificabili, non esiste una motivazione tecnica per questa impennata dei costi», afferma il sindaco scaligero che chiede l'intervento del governo

«Benzina a 2,5 euro al litro, metano che ha sfondato i 4 al chilo: è inaccettabile, non si può andare avanti così, ci vuole rispetto per i cittadini, e invece c’è chi se ne sta approfittando. Simili rincari non sono giustificabili, non esiste una motivazione tecnica per questa impennata dei costi, lo sostiene perfino il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, il quale parla apertamente di "truffa colossale", e dunque il governo intervenga con urgenza, altrimenti la sofferenza di famiglie e imprese rischia di esplodere». Così si è espresso il sindaco di Verona, Federico Sboarina, esponente di Fratelli d'Italia, in relazione all'annoso tema del caro benzina, acuitosi dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina sull'onda lunga anche del caro bollette.

«Se l’Unione Europea non si decide a fissare un prezzo massimo, - ha proseguito il sindaco Sboarina - lo faccia l’Italia: il premier Mario Draghi ne ha l’autorevolezza, non si perda un giorno in più. Si faccia altrettanto per il costo dell'energia. La situazione è fuori controllo. Il Comune di Verona, ovviamente nel rispetto di tutti, con toni e modi adeguati, è pronto a far sentire la propria voce: muoversi in auto e accendere il riscaldamento non può diventare un lusso per pochi».

Ad intervenire sull'argomento è anche Confedercontribuenti che chiede l’«immediata cancellazione o almeno la sospensione delle accise, per dare una boccata di ossigeno ai contribuenti, alle imprese e agli autotrasportatori». A dirlo a gran voce è il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, il quale dichiara: «Il governo si dimostra assolutamente inadeguato a sostenere i problemi della crisi energetica. L’idea di mantenere le accise così come sono (che hanno una incidenza di oltre un euro e dieci sul costo della benzina) è proprio da irresponsabili, perché tale è il costo che viene sostenuto per ogni litro di benzina, fra Iva e le accise. Ecco perché in questo momento chiediamo con forza che il governo, anche per un periodo temporalmente limitato e comunque fino a che la crisi dell’Ucraina continua e fin quando non troveremo alternative a questo sistema che ci vede fortemente condizionati anche nell’acquisto del gas dalla Russi, di annullare le accise in tal modo da consentire di riallineare il prezzo del carburante ai vecchi costi».

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