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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Borgo Trento / Piazzale Aristide Stefani

«Serve un lockdown tenere in piedi gli ospedali della Ulss 9 Scaligera»

A chiederlo è Sonia Todesco, segretaria generale Fp Cgil Verona: «Con questa pressione sugli ospedali e con i pazienti Covid che attendono posti letto nei pronti soccorso l'unica possibilità è l'interruzione della circolazione del virus»

Sembrano ormai finiti i giorni dei messaggi contrastanti dalle istituzioni in merito all'emergenza coronavirus. Se arriverà l'ulteriore inasprimento delle limitazioni per il periodo natalizio sarà chiaro che i prossimi giorni non si potranno trascorrere tanto in giro e questo per evitare che si creino condizioni favorevoli alla circolazione del virus. Se prima si cercava un equilibrio tra la posizione più dura e quella più morbida sulle chiusure, ora pare che a prevalere sarà la linea più dura.

Pare dunque che la linea del Governo diventerà più netta, mettendo in secondo piano le iniziative di stimolo ai consumi che hanno portato molti cittadini nei negozi e creando dunque gli assembramenti che per dpcm sono vietati. Ed anche il presidente del Veneto Luca Zaia pare si sia adeguato. Dopo aver lottato per scongiurare il passaggio della regione in zona arancione o in zona rossa, è arrivato a chiedere misure da zona rossa per tutta Italia fino all'Epifania. Prendendosi anche una dose di critiche da chi per settimane ha chiesto restrizioni maggiori di quelle introdotte dall'ordinanza regionale. Richieste che arrivano principalmente dalla provincia di Verona, la quale sembra essere la più colpita in questa seconda ondata di contagi. «I decessi per Covid-19 nel Veronese sono stati finora più di 1.300, un numero impressionante» per Sonia Todesco, segretaria generale Fp Cgil Verona, la quale chiede l'introduzione del lockdown per «tenere in piedi gli ospedali della Ulss 9 Scaligera».
Poco meno della metà dei morti per coronavirus a Verona era ospitato in una rsa «dove il virus ha colpito oltre 1.000 anziani sui 5000 ospitati - ha proseguito Todesco - Il 20%, rispetto ad una media regionale che è del 12,8%».

«Ed è messo a dura prova anche il personale, infettato dal Covid in percentuale molto superiore rispetto al dato regionale - ha concluso la segretario di Fp Cgil Verona - L'assenza del personale dai reparti, perché infettato, rappresenta un'emergenza sull'emergenza a cui non riesce a rispondere in maniera soddisfacente nemmeno la Ulss 9 Scaligera, che ha inviato personale dipendente volontario in prestazione aggiuntiva nelle case di riposo. Servirebbero altre misure e tra queste il trasferimento di ospiti Covid in strutture sanitarie in grado di assisterli dignitosamente e assunzioni per centinaia di operatori. Certo, andrebbe ulteriormente riconvertita l'attività sanitaria, con il rischio che le patologie non Covid, soprattutto le tumorali, non trovino più risposte e diventino la nuova emergenza. Non possiamo pensare che una guerra si combatta cercando di convincere il nemico a non sparare. Questo è quello che sta succedendo a Verona quando invochiamo l’autoregolamentazione dei cittadini a non uscire di casa per non infettarsi. Se il messaggio è uscite ed acquistate la gente esce ed acquista i regali di Natale. Non possiamo poi imputare loro di averlo fatto. Servono regole e scelte che la politica in questo momento non vuole fare. Perché è evidente che con una pressione sugli ospedali di questa natura, con pronti soccorso dove stazionano pazienti Covid in attesa di un posto letto che arriva anche dopo 10 giorni e con poche possibilità di riconvertire ulteriore attività non Covid per recuperare personale, l’unica possibilità è l'interruzione della circolazione del virus attraverso il lockdown».

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