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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Conte Bis ha giurato, tra critiche, richieste e messaggi benauguranti

Le opposizioni sono pronte a dare battaglia anche in piazza, gli agricoltori del Cai inviano i loro auguri e la Confcommercio Verona chiede concretezza e velocità

Ieri, 4 settembre, la lettura della lista dei ministri. Oggi, il giuramento. Lunedì prossimo la richiesta di fiducia in Parlamento. Il secondo governo del presidente Giuseppe Conte sta muovendo i suoi primi passi formali, attirando (come ogni governo) simpatie e critiche.

Le critiche provendono soprattutto dai partiti di destra e centrodestra che sono esclusi da questo esecutivo. Lega e Fratelli d'Italia sono pronti a scendere in piazza e anche Forza Italia promette di fare un'opposizione dura. E pure Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, ha lanciato il suo guanto di sfida al Conte Bis. «Opponiamoci: la libertà di pensiero e di azione di ciascuno di noi e la dignità del popolo italiano sono in pericolo», ha detto Fiore.
E alcune voci critiche si sono alzate anche all'interno dei partiti che formano questo nuovo governo. Carlo Calenda ha lasciato il Partito Democratico, mentre il Movimento 5 Stelle sta cercando di tenere a bada quegli esponenti, come ad esempio Gianluigi Paragone, che non si sarebbero mai alleati con il PD.

Le categorie economiche, nel frattempo, sperano ed inviano messaggi benauguranti a Giuseppe Conte e alla sua squadra. «Desidero esprimere a nome di tutta la Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani i migliori auguri di buon lavoro a Teresa Bellanova, ministro designato delle politiche agricole, e a tutto l'esecutivo. L'agricoltura italiana è chiamata a confrontarsi con i fenomeni globali dell'internazionalizzazione, dei cambiamenti climatici, dell'incremento delle produzioni e della lotta agli sprechi lungo l'intera filiera. Temi cari agli agricoltori e agli agromeccanici. Siamo certi che riusciremo a instaurare un rapporto costruttivo e di profonda collaborazione, per assicurare al settore primario l'attenzione che merita», ha dichiarato il presidente di Cai Gianni Dalla Bernardina.
Mentre il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena chiede concretezza e velocità al nuovo governo, soprattutto nel raggiungimento dell'obiettivo di scongiurare l'aumento dell'Iva.

E a proposito di richieste, i vigili del fuoco veronesi, riuniti sotto la sigla «Verona Sicura», hanno scritto ai parlamentari scaligeri segnalando che la loro petizione ha superato le 60mila adesioni. La raccolta di firme si chiuderà il prossimo 26 ottobre, giorno in cui i pompieri veronesi vorrebbero organizzare un incontro in cui rilanciare la loro proposta. «I vigili del fuoco chiedono di essere assicurati Inail, perché al momento sono sprovvisti di adeguate coperture contro il rischio di infortuni e le malattie professionali», ha scritto il vigile del fuoco Luca Cipriani.

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