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Allargamento di Via Mezzacampagna, approvata prima parte dei lavori

Voto favorevole all'unanimità del consiglio comunale, che ha anche approvato una variante urbanistica per adeguare Verona alle disposizioni per il contenimento del consumo di suolo

Ieri, 19 novembre, il consiglio comunale di Verona ha approvato all'unanimità, con 31 voti favorevoli, il progetto definitivo della prima parte dell'intervento di allargamento di Via Mezzacampagna. Si tratta di lavori molto attesi e fortemente voluti dall'amministrazione che, recependo le richieste dei cittadini, permetteranno di mettere in sicurezza la zona, allargando e sistemando la strada.
Il tratto interessato, lungo circa 400 metri, è quello che va dal nuovo svincolo di Via Vigasio Sud fino all'intersezione con Strada delle Trincee. Il costo totale dell'operazione è di 900mila euro, di cui 560mila come base dei lavori e 135mila dedicati agli espropri dei terreni adiacenti privati. La larghezza della strada è, al momento, di 6 metri e con questo intervento si creeranno due corsie, una per senso di marcia, della larghezza complessiva di 8 metri. Verrà creato un marciapiede a norma di un metro e mezzo. E sul lato opposto vi sarà una banchina, un guardarail e tutto il sistema di scolo e di raccolta delle acque meteoriche conforme alla normativa regionale sul piano di tutela della acque. Verrà inoltre sistemato anche l'impianto di pubblica illuminazione e grazie al dialogo con Agsm si poseranno dei pali, chiamati pali di sicurezza passiva, che consentiranno, in caso di urto, una maggiore sicurezza e incolumità, garantendo, al contempo, una forte innovazione.
Successivamente, la società che gestisce l'autostrada A4 realizzerà nuova rotatoria tra Via Mezzacampagna e Via Vigasio, che andrà ad eliminare le tantissime code che si formano a causa del forte traffico.

I COMMENTI SULL'ALLARGAMENTO DI VIA MEZZACAMPAGNA

«Un intervento molto richiesto dai cittadini - ha dichiarato l'assessore a strade e giardini Marco Padovani - e anche dalle aziende della zona. Con i lavori, che prevediamo di iniziare con la prossima primavera, si interverrà per mettere in sicurezza questa arteria fondamentale. Attualmente, infatti, anche a causa delle diverse attività produttive presenti, i camion fanno fatica a percorrerla e quando si incrociano non riescono a passare. Andremo a sistemare anche la pubblica illuminazione del tratto, verrà creato un marciapiede e si faranno tutti gli interventi necessari per rendere fruibile al massimo questo tratto di strada».
Michele Bertucco di Verona e Sinistra in Comune ha giudicato l'intervento «necessario e atteso da tempo» ed ha aggiunto: «Preoccupa che continuino a mancare le soluzioni per la viabilità di Verona Sud, dove, senza una programmazione chiara, a livello urbanistico si continuano a concentrare grandi attrattori di traffico».
E Stefano Vallani del Partito Democratico ha commentato: «Lavori volti a garantire la messa in sicurezza di un tratto stradale che, nel tempo, ha registrato un forte aumento del traffico pesante e, con esso, di situazioni di rischio per veicoli e pedoni. Da capire quali saranno le scelte portate avanti dall’Amministrazione per migliorare la circolazione di questa zona».

VARIANTE AL PAT PER LIMITARE IL CONSUMO DEL SUOLO

Il consiglio comunale ha poi approvato con 19 voti favorevoli, 6 contrari e 5 astenuti, la variante al Piano di Assetto del Territorio (Pat) di adeguamento alle disposizioni per il contenimento del consumo di suolo. Il documento è stato illustrato all'aula dall'assessore alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala: «Verona è l'unica città capoluogo del Veneto che non ha chiesto alla Regione di aumentare il parametro stabilito per la quantità massima di nuovo consumo del suolo. Una delibera ricognitiva, che non può entrare in merito a quanto è già stato disposto dalla Regione Veneto. È chiaro che l'urbanistica impostata da questa amministrazione non sarà visibile prima di un paio di anni. Nel frattempo il consumo di suolo resterà ancora con segno negativo, a causa delle scelte fatte in passato da altri e di cui ora vediamo le conseguenze».
Accolti dall'assessore quattro emendamenti tecnici, volti a modificare dei meri errori formali presenti nel documento, due a firma del consigliere Marco Zandomenegli e due del consigliere Bertucco. Infine, accolto anche un ordine del giorno presentato del consigliere Zandomeneghi.
La quantità di suolo ancora edificabile sul territorio comunale secondo la Regione è di 94,91 ettari, i quali saranno utilizzati solo per progetti di grande rilevanza pubblica. Una scelta che è quindi in linea con le disposizioni regionali del 2017, volte a contenere il consumo di nuovo suolo.
Collegati all'adozione della variante al Pat: l'aggiornamento alla scheda informativa trasmessa alla Regione; la nuova delimitazione degli ambiti di urbanizzazione trasmessi alla Regione tenendo anche conto delle modifiche intervenute sugli strumenti di pianificazione; l'adeguamento delle norme tecniche di attuazione del Pat; la ricognizione delle aree salvaguardate dalle limitazioni.

IL DIBATTITO SULLA VARIANTE AL PAT

Michele Bertucco ha dichiarato: «Il consumo di suolo continuerà, contrariamente a quanto sostenuto dall’Amministrazione. Non vi è infatti una vera attenzione in questo ambito. In questo Comune la logica non esiste quando si parla di Urbanistica e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, purtroppo».
«Credo sia importante la rigenerazione urbana, ma nella definizione del suolo consumabile è giusto avvalersi della facoltà di chiedere il ricalcolo alla Regione, come fatto da tutti gli altri comuni capoluogo di provincia del Veneto - ha dichiarato Zandomeneghi di Verona Domani - Avere del suolo consumabile non significa poi consumarlo, anzi, spero che non venga consumato nemmeno un metro quadrato di nuovo terreno, ma oggi definiamo cosa si potrà fare o meno da qui al 2050 nel nostro Comune».
«Per quanto sia una delibera di ricognizione ci si aspettava una maggiore condivisione da parte dell'amministrazione - ha detto Vallani - Una mancanza di coinvolgimento che non ci consente di sostenere il documento e, con esso, le scelte prese dalla maggioranza”».
E Paola Bressan del gruppo di Forza Italia ha concluso: GUn documento perfettamente in linea con quella che sarà la futura Variante 29. Tutto è coerente con le soluzioni urbanistiche che l'amministrazione intende portare avanti per il futuro assetto della città».

CARENZA DI PERSONALE NEGLI OSPEDALI

E con 28 voti favorevoli, ieri il consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione a firma del consigliere Gianmarco Padovani di Fratelli d’Italia, che impegna l'amministrazione ad operarsi per richiamare in servizio il personale medico, infermieristico e gli oss attualmente in pensione, per fronteggiare l'attuale carenza di organico negli ospedali a causa della pandemia di Covid-19
«Sono particolarmente orgoglioso che il Comune di Verona abbia accettato la mia proposta di mozione - ha commentato Padovani - Siamo in emergenza e l'emergenza si affronta con forza ed esperienza. Oltre alla maggior pressione che le strutture sanitarie si trovano a dover gestire, purtroppo il Covid infetta anche il personale medico e infermieristico ampliando le carenze d'organico proprio nella fase peggiore. Per questo ho proposto che oltre ai dirigenti sanitari e ai medici, che già possono essere richiamati in servizio, anche infermieri, paramedici e operatori sanitari in pensione possano tornare a lavoro».

IL RICORDO DI PULIERO

Ad inizio seduta, su richiesta del consigliere Andrea Bacciga, è stato tenuto in aula un minuto di silenzio per commemorare il primo anniversario della scomparsa di Roberto Puliero.

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