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Tentativi falliti per provvedimento condiviso, scontro sul bilancio di Verona

Maggioranza e opposizione non trovano l'accordo su come suddividere le risorse dell'avanzo di amministrazione 2020, quasi 30 milioni di euro

Venerdì scorso, 23 aprile, il consiglio comunale di Verona ha cominciato ufficialmente la discussione del bilancio dopo lo slittamento capitato nelle settimane precedenti. Oggi, 28 aprile, la discussione riprenderà e si preannuncia uno scontro acceso tra maggioranza e opposizione. Sono falliti, infatti, i tentativi di arrivare ad una mozione condivisa per la suddivisione delle risorse dell'avanzo di amministrazione 2020 (quasi 30 milioni di euro) ed i consiglieri di minoranza hanno denunciato il modo «scorretto e opportunistico» con cui la maggioranza «ha svuotato di contenuto» la mozione «scegliendo di destinare tutte le risorse per coprire i buchi delle aziende partecipate e lasciando soltanto le briciole a famiglie e attività in difficoltà».

«La mozione - riferiscono dall'opposizione - è stata depositata in segreteria del consiglio prima della riunione dei capigruppo, senza nemmeno un avviso. Un ulteriore esempio della bassezza e della scorrettezza usata nei confronti delle minoranze che hanno lavorato a quel testo, rispettando un percorso condiviso dalla stessa assessore Toffali. Al punto al quale eravamo arrivati, il nodo principale da risolvere riguardava la quota di avanzo da destinare a coprire i buchi nelle aziende partecipate: non solo Fiera e Aeroporto, per cui si attende l'aumento di capitale, ma anche Amt, che presenta un disavanzo ben superiore ai 2,4 milioni finora dichiarati, Fondazione Arena e molto probabilmente anche altre aziende. Come minoranze avevamo proposto di limitare l’esborso in favore delle aziende partecipate in perdita al 55% dell’avanzo, quindi circa 19,4 milioni, per lasciare una quota significativa di avanzo, circa 10 milioni, da destinare ad aziende e famiglie in difficoltà. Nella versione depositata, i consiglieri di maggioranza hanno invece tolto il limite in favore delle aziende pubbliche scegliendo di non assumere l'impegno di destinare risorse precise a favore di famiglie e imprese. E, vista la difficilissima congiuntura, è quasi scontato che le perdite delle aziende partecipate assorbiranno quasi tutto l'avanzo».

I consiglieri che appoggiano l'amministrazione del sindaco Federico Sboarina hanno replicato che la mozione da loro presentata può essere sempre condivisa dalle minoranze, nel caso decidessero di sottoscriverla. Il provvedimento è stato difeso dai consiglieri di maggioranza che hanno dichiarato all'unisono: «Ai moltissimi investimenti già fatti e presenti nel nostro bilancio di previsione per le nuove povertà e le famiglie in crisi, la mozione destina altre risorse per superare questa crisi economica. Ci sono risorse per le agevolazioni Tari per famiglie e per le categorie soggette a crisi economica, azioni a sostegno per realtà commerciali in particolare a settore ristorazione\bar e turistico alberghiero, realtà o organizzazioni culturali e dello spettacolo; attenzione e sostegno alle famiglie con maggiore disponibilità in scuole dell’infanzia. Tutto questo, in parallelo ad una visione strategica sui motori della nostra città: aumenti di capitale per Fiera ed Aeroporto e Fondazione Arena di Verona, senza se e senza ma. Realtà che impiegano centinaia di famiglie».

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