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Il programma dei prossimi 5 anni del sindaco Sboarina al vaglio del consiglio

Sono state dibattute le linee programmatiche che l'amministrazione veronese intende seguire fino al 2022. Il primo cittadino: "Non vogliamo tradire il mandato ricevuto dai cittadini"

Ieri, 8 novembre, è iniziato il dibattito e oggi si procederà con le votazioni. L'amministrazione di Verona guidata dal sindaco Federico Sboarina ha portato in consiglio comunale il documento con le linee programmatiche del quinquiennio 2017-2022. Quello che, in sostanza, dovrebbe essere la traduzione in azioni concrete da parte del Comune del programma elettorale che ha convinto la maggioranza degli elettori. Servizi istituzionali, ordine pubblico e sicurezza, istruzione e diritto allo studio, tutela e valorizzazione dei beni e attività culturale, politiche giovanili, sport e tempo libero, turismo, assetto del territorio e edilizia abitativa, sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, trasporti e diritto alla mobilità, soccorso civile, diritti sociali. Questi i temi individuati.

Il nostro è un programma ben conosciuto da tutti i consiglieri e dai cittadini, visto che rispecchia i temi affrontati in campagna elettorale e che adesso lavoriamo per realizzarli, altrimenti tradiremmo il mandato ricevuto dai veronesi - ha dichiarato il sindaco - La volontà principale di questa amministrazione è di rilanciare la nostra città, partendo dalla valorizzazione delle sue eccellenze, con attenzione per tutto il territorio e di sviluppo della cultura, turismo e infrastrutture per far sì che Verona diventi davvero una smart city. Questi obiettivi verranno realizzati attraverso un gioco di squadra, in cui sarà fondamentale il dialogo con categorie economiche, fiera, aeroporto e Fondazione Arena.

I primi punti evidenziati da Sboarina sono la trasparenza e la legalità, da concretizzare con un dialogo costante con le minoranze e con un Comitato per la Trasparenza. Sulle circoscrizioni, le proposte sono di una riorganizzazione territoriale e di una revisione del sistema elettorale, mentre per le aziende partecipate la parola d'ordine sarà valorizzazione per aumentarne l'efficacia.

Altra missione principale della nuova amministrazione è quella di garantire l'ordine pubblico e sicurezza, potendo la collaborazione e il coordinamento tra tutte le forze dell'ordine, aumentando i controlli, ma anche intervenendo sulla riqualificazione urbana dei quartieri.

Articolati poi gli interventi in ambito culturale, con la valorizzazione delle eccellenze. Presto comincerà l'era post-commissariamento della Fondazione Arena e i musei cittadini andranno verso una gestione unitaria e coordinata per uno sviluppo omogeneo. E su altri due centri culturali, alcuni provvedimenti sono già stati presi: è stato aperto un dialogo per un nuovo progetto di riqualificazione dell'Arsenale e saranno investiti 9 milioni di euro per l'Arena.

Su ambiente e sviluppo sostenibile, l'amministrazione non ha mai nascosto l'impegno per arrivare alla realizzazione di un Central Park di Verona, una grande area verde localizzata nell'ex scalo ferroviario. E un altro impegno da mantenere sarà quello di dare una stretta alle aree commerciali, soprattutto in quelle parti della città che soffrono per la viabilità.

Nel capitolo delle grandi opere si può leggere il tramonto del traforo delle Torricelle, ma non di un passaggio a Nord della città, che sarà oggetto di studi specifici. Il progetto filobus invece sarà portato avanto fino alla sua piena realizzazione.

Infine, il welfare e le politiche sociali, che saranno incentrate sul sostegno alle famiglie e su progetti innovativi contro il disagio giovanile e per l'aiuto agli anziani.

Dopo l'esposizione delle linee programmatiche, è stato dato spazio alle osservazioni delle opposizioni. Michele Bertucco di Verona e Sinistra in Comune le considera "generiche e con poche soluzioni". Tommaso Ferrari di Verona Civica nota scarsa attenzione al tema dell'immigrazione "vista solo come problema di sicurezza". Infine, Federico Benini del PD sottolinea la mancanza "di un progetto di trasporto pubblico di massa che permetta di disincentivare l'uso del mezzo privato".

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