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Il consiglio comunale saltato fa slittare la discussione del bilancio al 23 aprile

Il consigliere d'opposizione Michele Bertucco: «Sentita l'avvocatura civica, i consiglieri di maggioranza hanno deciso di non derogare ai termini previsti dal regolamento. Ora mi devono delle scuse»

«Ora i consiglieri di maggioranza chiedano scusa». È il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco a pretendere le scuse di chi lo aveva pesantemente attaccato. Dopo il rinvio del consiglio comunale di Verona in cui sarebbe dovuta iniziare la discussione del bilancio, Bertucco era stato accusato di voler bloccare la città e di voler far «perdere tempo con la sua prosopopea da professorino di sinistra, a cui non va bene nulla e che cerca il pelo nell'uovo per fermare tutto». E questo perché era stato Bertucco a ravvisare la svista che ha fatto saltare il consiglio comunale. Il consigliere di minoranza si era accorto che alla delibera del bilancio mancava la relazione dei Revisori dei Conti, uno dei vari documenti obbligatori per legge.

Questo errore ha rimandato di 15 giorni la discussione del bilancio. Durata che la maggioranza avrebbe voluto accorciare per arrivare il prima possibile all'approvazione. Ma «sentita l'avvocatura civica, i consiglieri di maggioranza hanno deciso di non derogare ai termini previsti dal regolamento del consiglio comunale e quindi le sedute sul bilancio si potranno tenere solo dal 23 aprile prossimo in poi», ha riferito Bertucco.

«Dunque, anziché sproloquiare contro l'opposizione che tarpa le ali alla maggioranza dovrebbero ringraziare il sottoscritto che ha denunciato l'errore in tempi utili a rimediare, ed eventualmente chiedere spiegazioni a chi dell'amministrazione si occupa, o dovrebbe occuparsi, di queste cose, senza scaricare le responsabilità sugli uffici - ha commentato Michele Bertucco - La relazione dei Revisori dei Conti doveva essere messa a disposizione dei consiglieri comunali, ma il fatto che non fosse allegata alla documentazione non era una circostanza secondaria. Sono stati poi gli uffici, a norma di regolamento, a spiegare che stante la mancanza di questo documento i tempi per la convocazione del consiglio comunale sul bilancio dovevano essere spostati di 15 giorni e non è stata una richiesta del sottoscritto».

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