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Verona approva la Variante Verde per far tornare agricole o naturali​ aree edificabili

Il provvedimento ha avuto voto unanime del consiglio comunale. Consiglio che ha dato anche il permesso di costruire una struttura riabilitativa tra Via San Marco e Via Sogare

Ieri sera, 21 aprile, il consiglio comunale di Verona si è riunito con tutta l'intenzione di votare il provvedimento collegato alla realizzazione di un nuovo hotel di lusso in Via Garibaldi. La proposta era stata congelata nella precedente seduta, ma i consiglieri di maggioranza l'hanno voluta subito sbloccare, ottenendo un'inversione del programma lavori e riaprendo subito il dibattito.
Al centro del confronto è tornata dunque la proposta di delibera per il cambio di destinazione d’uso, da direzionale a turistico-ricettiva e commerciale, del cosiddetto Quadrilatero, ovvero gli immobili di proprietà di Patrizia Immobiliare delimitati dalle vie Garibaldi, Emilei, San Mamaso e Sant’Egidio. La proprietà ha chiesto il cambio di destinazione d'uso perché negli spazi che un tempo erano occupati dagli uffici della Unicredit vorrebbe far sorgere un albergo della catena Marriott. Su questa modifica urbanistica sono intervenuti i consiglieri Michele Bertucco Sinistra e Verona in Comune, Tommaso Ferrari di Traguardi Verona, Elisa La Paglia, Stefano Vallani e Federico Benini del Partito Democratico. Ma al termine degli interventi non c'è stata la votazione. Gli uffici competenti, infatti, hanno iniziato la valutazione dei 36 emendamenti collegati. E quindi la proposta di delibera è stata messa ancora una volta in stand-by.

Nel frattempo i lavori del consiglio comunale sono proseguiti con la votazione delle restanti proposte iscritte nel programma lavori.

È stato approvato all'unanimità, con 25 voti favorevoli, il documento urbanistico per la riclassificazione delle aree edificabili in aree agricole o naturali​, la cosiddetta Variante Verde. Il provvedimento consente ai proprietari di terreni dichiarati edificabili di richiederne la riclassificazione, affinché siano privati della potenzialità edificatoria. Una scelta per andare incontro ai proprietari di aree edificabili, soggette quindi al pagamento delle imposte locali sugli immobili, che risultano improduttive da anni e neppure più commerciabili. A riclassificazione avvenuta, l'area in questione diventerà quindi inedificabile.
«Un provvedimento positivo, che punta al contenimento del consumo del suolo - ha detto l'assessore alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala - Nel nostro Comune la strada in questa direzione è già spianata, ma ben vengano ulteriori opportunità che possano rispondere alle esigenze e richieste dei cittadini. Rispetto al passato è senza dubbio un percorso in controtendenza, tuttavia, insieme alle politiche urbanistiche cambiano anche le esigenze dei privati. Tra le conseguenze dirette della riclassificazione delle aree da edificabili ad agricole, vi è ad esempio il significativo sgravio dell’imposizione fiscale immobiliare a carico dei proprietari dei suoli interessati, a fronte della rinuncia volontaria ai diritti acquisiti».
«Al di là della condivisione che ci può essere in merito al provvedimento - ha sottolineato il consigliere di minoranza Bertucco - spiace che sia mancato ancora una volta il coinvolgimento dei cittadini. Poche le occasioni di confronto e, ancor di più, d’incontro con la popolazione per la presentazione di questo nuovo provvedimento».

Con 27 voti favorevoli è stato poi approvato all'unanimità anche il regolamento per l'erogazione di interventi economici a favore di cittadini in condizione di disagio socio-conomico.
Il documento è stato illustrato in aula dall'assessore ai servizi sociali Maria Daniela Maellare. Considerato il costante impegno richiesto a livello locale in materia di welfare, il regolamento è volto a disciplinare i criteri di accesso, la gestione e l’erogazione degli interventi economici finalizzati a prevenire, superare o ridurre le condizioni di bisogno di persone singole e famiglie. Stati di disagio derivanti da inadeguatezza del reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia, secondo i principi di pari opportunità, non discriminazione, universalità e diritti di cittadinanza. I destinatari degli interventi economici, quindi, sono i residenti regolarmente iscritti all’anagrafe del Comune, che si trovino in condizioni di disagio socio-economico. I sostegni sono erogati su quattro modalità d’intervento: economico di sostegno; economico per l’inclusione attiva; economico straordinario per sostenere spese definite; economico straordinario per contrastare il disagio abitativo e prevenire il disagio socio-sanitario.

Il consiglio comunale ha poi approvato, con 23 voti favorevoli e 1 astenuto (Bertucco), il permesso di costruire riconosciuto alla società Centro Riabilitativo Veronese - Casa di Cura Privata per la realizzazione di una nuova struttura monospecialistica riabilitativa alla rete ospedaliera.
Un intervento che interessa un’area privata di circa 20.725 metri quadrati, situata tra Via San Marco e Via Sogare, attualmente libera da fabbricati. Il nuovo edificio sarà sviluppato su due piani oltre ad uno interrato in cui troverà collocazione un parcheggio a servizio della struttura. Sono inoltre previste opere compensative a vantaggio della viabilità della zona, consistenti nell'allargamento di Via Sogare, nel tratto compreso tra la rotatoria finale della tangenziale Stadio e l'allacciamento con la futura rotatoria che sarà realizzata tra Via San Marco e Via Molise.

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