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Ostelli per la gioventù, bar, ristoranti e negozi al posto delle Ex Officine Safem

L'amministrazione Sboarina saluta con due consigli comunali in cui è stata approvata anche la realizzazione di un percorso ciclopedonale di collegamento tra le piste dei canali Biffis e Camuzzoni

Quelli del 27 e 28 aprile sono state le ultime due riunioni del consiglio comunale dell'amministrazione guidata dal sindaco Federico Sboarina. Consigli che hanno quindi dovuto affrontare il maggior numero di questioni ancora pendenti, lasciando le altre al consiglio comunale che si formerà dopo le elezioni del 12 giugno.

Tra le questioni affrontate c'è stato il salvataggio del Bosco Alta Val Borago, che con l'approvazione dei consiglieri è diventato definitivamente di proprietà pubblica.
Ma tra le ultime decisioni prese da questa amministrazione c'è anche il cambio di destinazione d'uso delle Ex Officine Safem. Con 18 voti favorevoli e 5 contrari è stato infatti approvato il progetto per la rigenerazione urbana dell'area dismessa di Viale Piave. Un intervento che vede insieme pubblico e privato, laddove la proprietà ha acquisito da Ferrovie dello Stato 16mila metri quadrati di superficie confinante, per un totale di 25mila metri quadrati oggetto d'intervento. Al posto di immobili abbandonati e fatiscenti sorgeranno due ostelli per la gioventù, bar, ristoranti e negozi, oltre ad una grande area di verde pubblico di 4.600 metri quadrati. Ma il valore aggiunto del progetto sono le opere compensative: due rotatorie al posto degli attuali incroci semaforici nel quartiere di Santa Lucia. E dopo la riqualificazione, il tratto di Viale Piave interessato dai lavori potrà essere percorso anche a piedi e in bici. Tra gli interventi previsti, infatti, la realizzazione di una nuova pista ciclabile, perfettamente inserita nel più ampio progetto di realizzazione del Central Park, e dei marciapiedi di collegamento anche con la stazione ferroviaria.

Approvato, con 19 voti favorevoli e 4 contrari, anche l'aggiornamento del Piano Programma 2022-2024 di Agec. Un adeguamento necessario perché alcune delle ipotesi poste alla base della documentazione di programmazione 2022-2024 non sono conformi a quanto previsto nel Piano Programma 2021-2023 approvato dal consiglio comunale nel 2021. A seguito della richiesta di revisione, Agec ha quindi elaborato il nuovo Piano Programma, aggiornato per gli anni 2022-2024.
Successivamente, con 18 voti favorevoli e 4 contrari, è stato approvato anche il budget economico di previsione 2022 ed il triennale 2022-2023-2024 di Agec. L'azienda speciale ha aggiornato i documenti programmatici inserendo le modifiche richieste dall’amministrazione comunale e riequilibrando i maggiori costi e i minori ricavi conseguenti con una lieve riduzione degli interventi a favore del patrimonio immobiliare, al fine di mantenere l’equilibrio economico e finanziario in tutto il triennio 2022-2024. Il budget triennale contiene anche: la modifica di alcune voci, tra cui l’impatto dell’incremento dei costi dell’energia che rimangono in capo all’azienda, l’inclusione dei costi di smaltimento dei rifiuti cimiteriali all’interno della Tari e l’adeguamento di costi e ricavi derivanti dalle nuove tempistiche degli interventi immobiliari connessi al bando "Qualità dell’Abitare". I bilanci economici di previsione si presentano con un utile atteso pari 200.370 euro per il 2022, 167.246 euro per il 2023 ed 188.505 euro per il 2024.

Con 19 voti favorevoli e 4 contrari passano anche le variazioni al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2022/2024. Tra le variazioni di particolare rilievo ci sono quelle che introducono maggiori entrate derivanti da contributi riconosciuti al Comune da Regione Veneto e Stato. Tra queste, per strade giardini, arredo urbano e mobilità e traffico nelle circoscrizioni risultano: il contributo ministeriale per l’attuazione del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, pari a 9.914.852 euro per l’acquisto di veicoli adibiti esclusivamente al trasporto pubblico locale e alle relative infrastrutture. E, ancora, 200mila euro di contributi da parte del Ministero per la transizione ecologica per l’intervento di progettazione preliminare per l’adeguamento idraulico delle reti fognarie nel territorio comunale. Infine, maggiori entrate pari a 324.032 euro per l’inserimento in bilancio dell’intervento di realizzazione del nuovo impianto di illuminazione pubblica di Corso Porta Nuova.

Con 20 voti favorevoli e 4 contrari, il consiglio comunale di Verona ha detto sì all'intervento di ristrutturazione edilizia e riorganizzazione funzionale dell’immobile di proprietà dell’immobiliare Marco Polo presente in Via S. Antonio 6. Al fine di una riorganizzazione funzionale della struttura, viene attribuita all’intero immobile un’unica destinazione turistica.

Inoltre, con 23 voti favorevoli, sono stati approvati all’unanimità i lavori di realizzazione di un percorso ciclopedonale di collegamento tra le piste dei canali Biffis e Camuzzoni, finanziato dal Fondo sviluppo e coesione per la promozione della mobilità sostenibile di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. La spesa prevista per l’intervento è pari a euro 2.000.000 euro, da finanziare per il 90% con il contributo ministeriale pari a 1.800.000 euro e per la restante parte con risorse del Comune. Le opere previste consentono di completare e collegare alcuni tratti ciclabili già esistenti ma discontinui e garantiscono la funzionalità, fruibilità e fattibilità della pista ciclabile.
Due le fasi d’intervento previste. La prima riguarda i lavori di realizzazione del percorso ciclopedonale tra Via Turbina e Via Berardi per una lunghezza complessiva di circa 1,5 chilometri. È previsto il prolungamento della pista vicino al canale Biffis, fino al collegamento con Via Turbina. E, ancora, la realizzazione di nuova passerella di attraversamento del canale Biffis, con tratto di raccordo con Via Turbina. Il proseguimento della pista parte in vicino al canale Biffis e in parte su strada sterrata fino a rientrare in Via Turbina. La continuazione del percorso lungo Via Turbina fino all’intersezione con Via Boscomantico. Infine, il collegamento fino alla diga del Chievo lungo Via Berardi. La seconda fase, invece, è volta alla realizzazione del percorso ciclopedonale tra Via San Marco e la Stazione Porta Nuova, per un lunghezza complessiva di circa 2 chilometri. Sono previsti un tratto ciclopedonale che da Via Colonnello Galliano, lungo il marciapiedi, che prosegue poi lungo Via Piccoli per inserirsi infine nell’area camper in Via Gian Attilio Dalla Bona. E poi la prosecuzione del percorso lungo Via Dalla Bona fino all’incrocio semaforico con la tangenziale T4 e la realizzazione del collegamento tra l’incrocio della tangenziale T4 e la Stazione Porta Nuova lungo la viabilità esistente con corsia dedicata.

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