Alta Velocità, parere favorevole al progetto dell'ingresso a ovest di Verona
Il consiglio comunale ha approvato il documento, aggiungendo le osservazioni di Comune, circoscrizioni e comitati cittadini
Ieri sera, 16 marzo, con 23 voti a favore e 6 contrari, il consiglio comuna di Verona ha dato parere favorevole al progetto definitivo di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) per l'ingresso ad ovest dell'Alta Velocità Milano-Venezia. Al documento, sono state aggiunte le osservazioni di Comune, circoscrizioni e comitati cittadini. E tutto sarà trasmesso a Rfi.
Il progetto definitivo è approdato in consiglio comunale dopo la comunicazione inviata da Rfi a tutte le amministrazioni interessate. Comprende la tratta di linea funzionale all'inserimento dell'Alta Velocità sui binari 4 e 6 di Verona Porta Nuova e la realizzazione di una nuova linea denominata "indipendente merci".
Il progetto è stato inoltre sviluppato in maniera integrata con gli interventi previsti nell'ambito delle opere di potenziamento e sviluppo dell'interporto al Quadrante Europa.
Tra le principali osservazioni presentate a livello scaligero ci sono: la salvaguardia della zona della Corte Fenilon e delle circostanti abitazioni; la limitazione dell'uso di gruppi elettrogeni all’interno dei cantieri; l'inserimento di barriere anti-rumore a sud del futuro tratto merci; la realizzazione di una banchina ciclopedonale sul nuovo cavalca-ferrovia di Via Fenilon larga almeno 2,5 metri; la ricollocazione esterna ai quartieri di Santa Lucia e Golosine dei cantieri; l'allargamento del futuro sottopasso tra Via Piatti e Via Carnia e la creazione di una pista ciclabile che da Via Carnia affianchi la nuova viabilità prevista fino a via Cason; l’ampliamento dei marciapiedi nei sottopassi di Via Albere; l'eliminazione della rotatoria su Via Carnia e la realizzazione di un raccordo viabilistico diretto con la tangenziale.
«Con l'arrivo del progetto definitivo abbiamo potuto valutare le parti integranti dell'opera e presentare alcune osservazioni strategiche per la città - ha detto l’assessore alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala - Le richieste che ora sottoporremo a Rfi si integrano con la soluzione viabilistica alternativa al Fenilon, una viabilità più semplice come richiesto dai cittadini, che andrà a sostituire la rotonda inserita nel progetto. Ricordo che la giunta ha stabilito di accorpare le opere compensative, che rappresentano il 2% del valore del progetto, per la creazione di un nuovo sottopasso strategico che risolverà i problemi viabilistici dei quartieri Santa Lucia, Golosine, Fiera e Stadio. In pratica si collegheranno i quartieri a sud e a nord della stazione, oggi non connessi direttamente, a vantaggio anche della mobilità sostenibile. In quest’ottica, proponiamo anche un allargamento su Via Albere per migliorare e mettere in sicurezza gli spostamenti di pedoni e ciclisti».
La giunta già a fine 2020 aveva dato precedenza al sottopasso carrabile del fascio di binari che resteranno attivi nell'ambito dell'ex scalo merci di Verona Porta Nuova. Un'opera funzionale ad una viabilità di tipo urbano, larga 14,5 metri con una corsia per senso di marcia, marciapiedi e pista ciclabile, che collegherà Via Albere-Via delle Coste con Stradone Santa Lucia, creando così un ulteriore collegamento Nord-Sud oltre a quelli ormai saturi di Viale Piave e Via Albere.
«Per l'amministrazione l'intervento prioritario è il nuovo sottopasso del fascio di binari, opera compensativa - ha commentato Michele Bertucco di Verona e Sinistra in Comune - Non sappiamo dove sia finito il parco urbano dello scalo merci al 100%. E le soluzioni alle problematiche di Via Albere. Con questo progetto si porterà solo traffico all'interno dei quartieri».
Per Carla Padovani del gruppo misto: «Siamo chiamati a valutare il progetto ma soprattutto la cantierizzazione che può creare disagi alla cittadinanza, anche in termini di inquinamento. Questa era l'occasione unica e storica per allargare i sottopassi, in particolare quelli di Via Albere».
E sempre dall'opposizione Stefano Vallani del PD ha aggiunto: «È un'opera strategica per il territorio e per il trasporto sia di passeggeri che delle merci, ma si doveva porre più attenzione alle esigenze manifestate dal territorio. Come l’allargamento dei sottopassi di Via Albere».
Dalla maggioranza, ha replicato Roberto Simeoni di Battiti per Verona Domani: «Nessuno prende in giro i cittadini, dietro alle scelte dell'amministrazione ci sono tanto lavoro, competenza e senso di responsabilità».