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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Approvato il Bilancio 2022 di Verona. «Comune a fianco dei cittadini»

Il documento economico più importante passa dopo due sedute di consiglio comunale. Aumentato di 200mila euro il progetto sulle nuove povertà

Ieri sera, 23 febbraio, il consiglio comunale di Verona ha approvato il bilancio di previsione 2022. I voti favorevoli sono stati 25, mentre hanno votato contro i sei consiglieri comunali Federico Benini, Michele Bertucco, Alberto Bozza, Tommaso Ferrari, Elisa La Paglia e Paolo Meloni.
A consentirne l'approvazione in tempi rapidi, in sole due sedute (qui il resoconto della prima), è stato il maxi-emendamento sottoscritto da tutti i capigruppo di maggioranza e minoranza, che destina ulteriori 200mila euro al progetto comunale sulle nuove povertà, per accrescere le iniziative di aiuto in favore dei cittadini in difficoltà. Il documento è stato accolto dall'amministrazione, la quale è andata a modificare alcuni dei capitoli di spesa precedentemente previsti.
Dei 916 emendamenti presentati, ne erano stati dichiarati ammissibili 303. In gran parte, però, sono stati ritirati dai consiglieri proponenti. Alla fine, gli emendamenti accolti sono stati 60: 34 della maggioranza, 24 della minoranza e 1 del gruppo misto.

L'aumento degli aiuti a famiglie e sociale è il cuore pulsante del piano finanziario impostato dal Comune di Verona per il 2022. In particolare, è stato destinato un fondo straordinario di 800mila euro per dare aiuto alle famiglie in difficoltà, con il riconoscimento di sostegni anche per gli aumenti delle bollette. Un investimento importante che, a fronte del mantenimento di tutti i servizi senza aumenti delle tariffe a carico dei cittadini, ha consentito di effettuare un importante aumento delle risorse per le categorie fragili.
Dal punto di vista contabile, inoltre, mancano nel 2022 i ristori dello Stato collegati alla situazione pandemica, ci sono minori entrate (a cominciare dalla tassa di soggiorno) e aumentano i costi, come ad esempio i quasi sei milioni dovuti al rincaro energetico e gli oltre due milioni destinati al personale per il rinnovo del contratto.
La spesa corrente per il 2022 ammonta a 319.581.439, nel 2021 era di 317 milioni di euro, nel 2020 di 340,3 milioni di euro. Ma nonostante questo periodo di ristrettezze dovute alla diminuzione delle entrate per effetto del Covid e agli aumenti della spesa per effetto del caro bollette, lo sforzo è stato quello di continuare a garantire le medesime risorse ai servizi erogati ai cittadini, e in taluni casi aumentandoli. Ad esempio: refezione scolastica 22.400.000 euro nel 2022 (22.361.256 euro nel 2021); rette mantenimento anziani nelle case di riposo 2.000.000 euro nel 2022 (1.950.000 nel 2021); interventi in favore di cittadini in emergenza sociale 1.258.358 euro 2022 (1.183.358 nel 2021); assistenza a domicilio ammalati cronici 2.050.000 euro nel 2022 (2.000.000 euro nel 2021).
Per mantenere invariato l'importo a carico del cittadino, i maggiori costi dei servizi utilizzati dalle famiglie sono coperti dal Comune. Aprire gli asili nido, ma anche organizzare i soggiorni climatici o i corsi extrascolastici, mantenere gli impianti e programmare le manifestazioni sportive, garantire il servizio delle mense, tenere le porte aperte di musei, teatri e gallerie, per il 2022 avrà un costo complessivo di circa 52 milioni di euro. A fronte di una previsione di introiti di 17 milioni di euro. Questo significa che solamente il 37% della spesa sarà coperta dagli utenti, il restante 63% dovrà essere sborsato dal Comune per mantenere invariate qualità e quantità dei servizi erogati e, allo stesso tempo, non pesare sulle tasche dei cittadini e sui bilanci familiari.

«Le frasi ad effetto e non veritiere da campagna elettorale le smentiamo con i fatti, come i 200 chilometri di strade asfaltate durante tutta l'attuale amministrazione - ha dichiarato la consigliera comunale di maggioranza Paola Bressan - Tanti i risultati raggiunti, che confermano l'impegno in favore della città su tutti i temi del programma; nonostante pandemia e calamità naturali che hanno assorbito molte risorse. Le chiacchiere stanno a zero rispetto ai fatti».
Critici i consiglieri di minoranza. Elisa La Paglia del Partito Democratico ha detto: «Persa ancora una volta l’occasione per strutturare investimenti in favore della città. Anche quest'anno trascurate politiche giovanili, cultura e turismo. Con gli emendamenti economici presentati abbiamo potuto compensare solo in minima parte queste lacune, destinando in particolare risorse in favore di povertà educativa e biblioteca di quartiere». Tommaso Ferrari di Traguardi Verona ha aggiunto: «Regna totalmente la nebbia nella visione di questa amministrazione, che segue le ondate politiche del momento per prendere le proprie decisioni. C’è una sorta di stasi complessiva. I risultati raggiunti sul Pnrr, pochi e scarsi, sono l’evidenza di quanto manchi una programmazione e, soprattutto, progetti di rilievo da utilizzare per acquisire il maggior numero di finanziamenti». Michele Bertucco di Sinistra e Verona in Comune ha commentato: «Abbiamo lavorato ancora una volta per accrescere il fondo per le nuove povertà, ma questo non può far dimenticare i problemi di questo bilancio e di quelli precedenti. Siamo di fronte all’ennesimo piano finanziario di promesse, a cui non corrispondono progetti realizzati, perché nulla è stato fatto». Ed il tosiano Alberto Bozza ha concluso: «Un bilancio che non può essere votato favorevolmente. Sono cinque anni che non vediamo piani finanziari in grado di programmare un vero proprio sviluppo di Verona. I progetti, mai eseguiti, sono stati solo riscritti da un anno all’altro all’interno dei bilanci. Questo documento non riesce a dare risposta nemmeno alle esigenze ordinarie della città. Manca benzina per ripartire».

E sul risultato raggiunto sono intervenuti questa mattina il sindaco Federico Sboarina e l'assessore al bilancio Francesca Toffali, insieme al presidente del consiglio comunale Leonardo Ferrari e ai consiglieri Bressan, Nicolò Sesso e Daniele Perbellini.
«Questo è il tempo della concretezza e delle scelte in favore delle categorie più fragili della nostra comunità - ha sottolineato il sindaco - È da salvaguardare la pace sociale, in uno dei periodi storici più complessi che ha gravemente contribuito ad aggravare la salute economica delle famiglie. Siamo in un momento complicato, che dopo due anni di pandemia, ci porta ad affrontare nuove importanti criticità adesso acuite anche dalla minaccia di una guerra. Infatti, ad appesantire ulteriormente la situazione c'è adesso il rincaro bollette arrivato con i primi mesi del 2022, che se da una parte condiziona fortemente la vita di famiglie ed imprese, dall’altra rappresenta anche per il Comune un aumento dei costi pari a quasi sei milioni di euro. Una questione che ha colpito tutti gli enti locali italiani e non solo Verona. Ma a fianco dei cittadini il Comune c'è, con tutti i servizi essenziali a tariffe invariate a cui si aggiunge con questo bilancio il rafforzamento delle azioni a supporto delle famiglie veronesi. Questa è la nostra visione per il futuro della città, legata ai bisogni urgenti ma anche alla progettualità di sviluppo, lo confermano la concretezza delle scelte fatte e i risultati già raggiunti. Negli anni scorsi abbiamo progettato e investito sulle grandi opere con un percorso prolungato nel tempo. Poi c'è stato il Covid e nel 2020 il bilancio è stato orientato a favorire la ripresa del tessuto economico, finanziando la ripartenza dei principali asset cittadini, tra cui Fiera, Fondazione Arena e Aeroporto, azioni che stanno portando vantaggi a tutta l’economia veronese. È la nostra visione di città che ha portato Verona ad essere, per la prima volta, città olimpica e che ha permesso la concretizzazione di opere infrastrutturali strategiche, come l’Alta Velocità, la variante alla Statale 12, il ribaltamento del casello di Verona Sud e il nuovo casello a Verona Nord. Progetti attesi da tempo, che ora sono realtà e che ci posizionano nella top ten delle città in cui si vive meglio».
«Ringrazio tutti i consiglieri del consiglio comunale e delle circoscrizioni - ha dichiarato l'assessore Toffali - per il lavoro realizzato e per aver consentito, in un momento così delicato, l’approvazione in tempi rapidi del bilancio di previsione 2022. Un lavoro di confronto e di mediazione complesso, iniziato a gennaio, con la presentazione del documento finanziario alle circoscrizioni, in cui ha fatto un doppio passaggio di valutazione prima di ritornare al Comune. A fine gennaio, poi, sono iniziate le sedute della commissione comunale Bilancio, in cui è stata data ampia disponibilità di dialogo con tutte le parti politiche. Questo per evidenziare la massima volontà di discussione, che ha garantito ampia disponibilità di confronto. L’aver approvato il bilancio in sole due sedute significa essere oggi nella possibilità di avviare da subito tutte le azioni di sostegno economico-sociali finanziate. Un importante risultato di efficienza, fondamentale in questo grave momento di difficoltà».
«Un ringraziamento a tutto il consiglio comunale per il grande senso di responsabilità dimostrato - ha precisato il presidente Ferrari - Il lavoro e il confronto politico è stato tanto, con nove commissioni Bilancio programmate tra il 24 gennaio e il 15 febbraio. Ciò che ha prevalso è stata però l’unanime volontà di approvare, nel minor tempo possibile, un bilancio importante per le famiglie e il sociale, con un pacchetto di interventi che porteranno notevoli risorse in favore di scuola, servizi sociali e sostegni educativi. Tra queste, gli ulteriori 200mila euro destinati alle nuove povertà grazie al maxi emendamento condiviso da tutti i capigruppo di maggioranza e minoranza».

Parzialmente deluso, invece, il consigliere del PD Benini, il quale si è visto accogliere emendamenti sull'estensione dell'abbattimento delle barriere architettoniche in periferia, sul recupero di spazi abbandonati ad uso culturale e sulla sicurezza. «Tuttavia - ha spiegato Benini - sono stati bocciati diversi miei emendamenti, alcuni dei quali per me molto importanti. Mi riferisco alla creazione di un anello ciclopedonale a Verona, agli incentivi sulla mobilità elettrica, al divieto di consumo di suolo sulle Torricelle, all'istituzione del Garante del Verde che possa effettivamente verificare che il nostro Piano del Verde sia a norma. Avevo inoltre proposto in commissione un emendamento al bilancio per il finanziamento di cabine chiuse per gli autisti Atv. Sindacati concordi ed il consigliere di maggioranza Andrea Bacciga, entusiasta, dice che è disponibile a fare un emendamento condiviso se vi era disponibilità economica in bilancio. Presento l’emendamento per 55mila euro, che ha il parere favorevole (sia contabile che formale) degli uffici, ma l'intera maggioranza lo boccia, Bacciga compreso. Bocciati, infine, alcuni emendamenti da me presentati su sostegno ad imprenditoria e sviluppo della mobilità elettrica. Nulla di strano, se non fosse che gli emendamenti da me presentati non erano altro che degli obiettivi presenti nel programma della maggioranza di due anni fa, poi depennati perchè non portati a termine».

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