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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Verona verso il voto: il primo confronto tra i 4 principali candidati sindaco

Ospiti in tv del programma "Diretta Verona" Patrizia Bisinella, Orietta Salemi, Federico Sboarina e Alessandro Gennari, si sono confrontati sui principali temi legati all'amministrazione della città in vista del grande appuntamento elettorale dell'11 giugno

Si è svolto nella serata di ieri, giovedì 11 maggio, il primo vero confronto pubblico tra quelli che vengono considerati i quattro principali candidati alla poltrona di sindaco di Verona, Patrizia Bisinella (Fare! Lista Tosi), Orietta Salemi (PD), Federico Sboarina (asse FI - Lega Nord) e Alessandro Gennari (M5S). Negli studi di Telearena durante la trasmissione Diretta Verona, i candidati sono stati chiamati a rispondere su alcuni dei principali nodi da affrontare per migliorare l'amministrazione della città, e non sono mancate le divergenze.

Primo scontro tra Sboarina e Bisinella, in merito a chi dei due rappresenti il "vero" centrodestra, con il candidato appoggiato da Lega e FI che ha voluto marcare la differenza di pensiero su alcune tematiche quali le unioni civili, ma anche additando come colpevoli alcune scelte ritenute sbagliate, quali appoggiare Renzi e il "Sì" al referendum. Replica piccata della Bisinella che ha voluto rivendicare i risultati dell'amministrazione uscente, sottolineando inoltre la sua volontà di difendere la "famiglia tradizionale" e i valori cattolici.

Tanti poi i problemi affrontati durante la serata, a cominciare dalla questione parco all'ex scalo merci ferroviario a Santa Lucia, con tutti i candidati concordi nel sottolineare la necessità di realizzare compensazioni ambientali a Verona Sud, ma costretti in ogni caso a confrontarsi con la burocrazia e i suoi tempi che rischiano di far slittare ogni progetto al 2024. Bisinella, in merito a Verona Sud ha voluto ricordare la realizzazione del Parco Santa Teresa e una politica di compensazioni ambientali che finora ha complessivamente riguardato 248 mila metri quadri di aree verdi.

La candidata del Pd Salemi ha sostenuto la necessità per Verona di allargare i propri orizzonti per acquisire sempre più un "respiro internazionale" che finora è mancato alla città. In particolare sulla rivalutazione della Fondazione Arena ha speso parole importanti circa la possibilità di una gestione mista tra pubblico e privato per il suo necessario rilancio. In merito Gennari ha sostenuto l'idea di indire un bando per selezionare i dirigenti, onde evitare di trovarsi con chi "ha creato 30 milioni di buco economico". Il candidato dei 5 Stelle ha poi parlato della rivalutazione dell'ex Arsenale specificando che si tratterà di una "brutta eredità" lasciata da Tosi per chi vincerà e auspicando che "resti pubblico".

Anche Salemi sul tema ha parlato di "percorso purtroppo già tracciato", mentre Bisinella ha sostenuto il project financing approvato descrivendolo come un virtuoso "progetto di riqualificazione con 30 milioni di contributo privato". Sboarina ha quindi stigmatizzato l'intera questione come la volontà di realizzare un enorme "centro comerciale in Borgo Trento".

Infine, tra i molti altri temi affrontati, da sottolineare quello legato al "comparto cultura" in una città patrimonio Unesco come Verona. Sboarina ha attaccato l'amministrazione Tosi che non ha previsto negli ultimi 5 anni la figura di un assessore alla Cultura. Qualche scintilla tra Salemi e Bisinella sul modo di impiegare gli introiti delle serate di extra lirica in Arena, con la candidata tosiana che ha rivendicato l'importanza degli eventi per quanto riguarda l'indotto della città. Sboarina sulla questione Arena ha parlato di un "contenitore d'eccelleza" che però ha bisogno di "musica d'eccellenza" per poter funzionare bene.

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