«Il Comune di Verona promuova e sostenga l’apertura di un corridoio umanitario con l’Afghanistan»
È quanto richiede la mozione presentata da Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, per dare aiuto alla popolazione in fuga dal paese dopo il ritiro delle truppe occidentali e il ritorno dei talebani
«La ritirata della truppe dei Paesi Occidentali dall’Afghanistan ha gettato nella disperazione centinaia di migliaia se non milioni di cittadini afghani che si stanno unendo ai quasi 5 milioni di profughi afghani già sparsi in tutto il mondo a seguito delle precedenti crisi geopolitiche che hanno interessato la regione». Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, affronta il tema della crisi umanitaria scatenata dal ritorno al potere in Afghanistan dei talebani, che ha provocato il tentativo di fuga di parte della popolazione, intenzionata a sfuggire ai fondamentalisti islamici.
«Assistiamo attoniti - prosegue Bertucco - alle notizie riportate dalla stampa straniera (che anch’essa sta lasciando il Paese) in merito alle violenze perpetrate dal nuovo regime fondamentalista mussulmano sulla popolazione, di uccisioni sommarie di attivisti, di rastrellamenti delle bambine per darle in spose ai combattenti, di rappresaglie e vendette verso chiunque, soprattutto donne, ha operato con le forze militari occidentali credendo alla promessa della costituzione di un Paese diverso, moderato, democratico, libero».
Bertucco si rivolge anche a Palazzo Barbieri, per dare tutto l'aiuto possibile alle persone minacciate dal ritorno al potere dei fondamentalisti. «Nell’aderire, come Verona e Sinistra in Comune, alla manifestazione promossa dalla onlus One Bridge to Idomeni convocata per lunedì pomeriggio in Piazza Dante a sostegno del popolo afgano e per la richiesta di corridoi umanitari, invitiamo il Consiglio comunale di Verona a condividere ed approvare una mozione che impegna Sindaco e Giunta a promuovere e sostenere urgentemente l’apertura di un corridoio umanitario con l’Afghanistan al fine di dare asilo in modalità controllata e protetta prioritariamente a donne e bambini in fuga da quel Paese; persone LGBT+, giornalisti, insegnanti, studenti, operatori sanitari e chiunque possa subire ritorsioni dai talebani per l’impegno a favore della tutela dei diritti umani. Non possiamo voltare la spalle ad un intero popolo».
La mozione "Afghanistan" presentata da Michele Bertucco
"Una. Nessuna. Centomila" con Pangea al fianco delle donne afghane
In un momento di estrema difficoltà, “Una. Nessuna. Centomila” sostiene la Fondazione Pangea Onlus nel progetto “Emergenza Afghanistan” donando la somma di 200.000 euro per un concreto ed importante aiuto a favore di tutte le donne e bambine afghane che hanno bisogno di essere messe in salvo.
«Quello di Pangea a Kabul - recita la nota diffusa - è un progetto di vitale importanza per le donne e i bambini che non possono essere lasciati soli. Con il progetto “Emergenza Afghanistan” Pangea vuole continuare a lavorare per le donne e i loro bambini. La priorità è quella di mettere in salvo lo staff afghano, donne che in questi anni hanno lavorato con coraggio per aiutare altre donne, che oggi sono ancora più soggette ad eventuali violenze, abusi rischiando anche la vita.
Questa è la Missione di Pangea, con il timone sempre ben direzionato al “fare” e al “fare insieme” alle donne, creando percorsi efficaci di Ascolto, Fiducia reciproca, Rispetto e Parità che permettano a migliaia di persone e di famiglie di uscire da situazioni di profondo disagio, di conoscere i propri diritti, di assumere conoscenze fondamentali per poter vivere e di avviare attività che permettano indipendenza economica.
Al progetto Una. Nessuna. Centomila con Fondazione Pangea Onlus collabora anche Luca Tommassini, regista e coreografo internazionale e storico sostenitore di Pangea. Resta fermo l’impegno di Una. Nessuna. Centomila di individuare progetti a sostegno delle donne vittime di violenza in Italia.
“Una. Nessuna. Centomila. Il concerto”, prodotto e organizzato da Friends&Partners e Riservarossa, è il più grande evento musicale di sempre contro la violenza di genere e si terrà sabato 11 giugno 2022 alla RCF Arena Reggio Emilia (Campovolo), con la capienza di 103.000 spettatori.
Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nanini, Laura Pausini sono le 7 grandi artiste protagoniste del concerto, unite per raccogliere fondi destinati ai centri antiviolenza e in generale alla tutela delle donne vittime di violenza.
“Una. Nessuna. Centomila. Il concerto” è uno spettacolo che nasce per dare un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che sostengono e supportano le vittime di violenza. I proventi del concerto verranno erogati a strutture selezionate sulla base di criteri di trasparenza e tracciabilità, strutture in grado di fornire un supporto solido e duraturo alle vittime e garantire e assicurare la sostenibilità nel tempo delle attività da loro realizzate.
Per sostenere una causa così importante Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nanini, Laura Pausini, si alterneranno sul palco della RCF Arena di Reggio Emilia, ciascuna con la propria band, e ognuna delle 7 artiste inviterà un collega, uomo, ad esibirsi insieme per lanciare un messaggio univoco, che unisca uomini e donne nella battaglia contro la violenza di genere.
Gli utilizzi di tutte le risorse economiche raccolte nell’ambito di “Una. Nessuna. Centomila. Il concerto” verranno rendicontati e comunicati nella totale trasparenza».