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Il parco allo Scalo che non sorgerà: Comitato Verona Sud partecipa al bando senza requisiti

Il Comitato: «Verde, alberi, la terra devono essere messi oggi al di sopra di ogni interesse economico in quanto saranno la fonte di ricchezza e benessere delle città del domani»

Lo scorso 23 gennaio veniva data notizia della pubblicazione del bando di gara da parte di Fs Sistemi Urbani per la valorizzazione dello scalo ferroviario di Verona Porta Nuova. La scadenza fissata per la presentazione delle "manifestazioni di interesse" da parte degli operatori è mercoledì 3 marzo 2021, cioè tra due giorni. Tra i requisiti richiesti agli operatori, così come si leggeva in una nota del Comune di Verona, «vi è la comprovata realizzazione di progetti di livello equiparabile a quello dell’ex Scalo Merci». 

In aperta polemica con l'amministrazione comunale scaligera si è mosso nelle scorse ore il Comitato di Verona Sud che ha deciso di presentare ufficialmente la propria "manifestazione d'interesse", «pur consapevole di non disporre dei requisiti richiesti per partecipare». Il motivo? Semplice, secondo i componenti del Comitato il loro progetto che, ugualmente, hanno allegato insieme al resto della documentazione, sarebbe «di gran lunga migliore di quello proposto congiuntamente da Comune di Verona, Regione Veneto e da tre società del Gruppo FFSS». 

In una nota ufficiale, gli stessi appartenenti al Comitato di Verona Sud spiegano che «già dal 2016 il Comitato di Verona Sud propose un parco urbano da realizzarsi sui terreni dello scalo merci ferroviario di Verona Porta Nuova, area di 500.000 metri quadri, posta alla convergenza di 5 quartieri: Golosine, S.Lucia, Borgo Roma, Borgo Milano, Centro Storico, quindi in posizione strategica per realizzare un parco che possa finalmente dare respiro a tutta la città». Il concetto cardine espresso dal Comitato è che «il verde, gli alberi, la terra devono essere messi oggi al di sopra di ogni interesse economico in quanto saranno la fonte di ricchezza e benessere delle città del domani».

Al contrario, proseguono i componenti del Comitato di Verona Sud nella loro missiva destinata ad Fs Sistemi Urbani, «si legge nell'Addendum al protocollo firmato in data 29 dicembre 2020 che la riqualificazione avverrà attraverso la costruzione di una nuova parte di città, con case, strade, uffici, supermercati, parcheggi...», insomma, incalza il Comitato, «l'opposto di quello che crediamo si debba fare». Di qui, dunque, la decisione da parte del Comitato di Verona Sud che ha inviato ugualmente ad Fs Sistemi Urbani la propria "manifestazione di interesse" per presentare la propria idea di riqualificazione dell'ex scalo merci a Porta Nuova, poiché spiegano i membri del Comitato, «quello che si crede si debba fare è adottare il nostro progetto di parco, di cui il nostro Masterplan rispetta tutti i parametri per essere al servizio dei cittadini, per mitigare l'inquinamento, per creare un rifugio alle bolle di calore».

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