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Gruppo Pd Veneto: «Code per i tamponi, non si possono lasciare in fila per ore persone con sintomi»

La richiesta: «Aumentare gli addetti a ricezione e registrazione»

«Per provare a smaltire le lunghe file in attesa del tampone, è urgente aumentare il numero degli addetti a ricezione e registrazione: non si tratta di personale sanitario, ma amministrativo, non dovrebbero esserci grossi ostacoli». La proposta arriva da Francesca Zottis e Anna Maria Bigon, consigliere regionali del Partito Democratico in commissione Sanità insieme al capogruppo Giacomo Possamai, alla vice Vanessa Camani e ai colleghi Andrea Zanoni e Jonatan Montanariello, commentando il sovraffollamento degli ultimi giorni per effettuare i test. 

«Siamo in una situazione di assoluta emergenza che rischia di finire presto fuori controllo, - sostengono i consigliere regionali del Partito Democratico - basta vedere le auto incolonnate per centinaia di metri fuori dagli hub. Le richieste sono in continuo aumento specialmente a ridosso delle feste e nei vari punti tampone si registrano attese di ore. Non è dignitoso, oltre che sicuro, lasciare in coda per intere mattinate persone con sintomi insieme ad altre che decidono di farsi un tampone per scrupolo, così da passare il Natale in tranquillità con i propri affetti e agli studenti che devono rientrare in classe. Non è certo la soluzione risolutiva - concludono i consiglieri dem - ma un’azione temporanea che per qualche mese, almeno fino alla fine dell’inverno, può essere utile per far defluire le code e accelerare le operazioni». 

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