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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Classifica sulla qualità della vita, PD: «Deboli su ambiente e servizi»

La graduatoria del Sole 24 Ore ha posizionato Verona al settimo posto, ma i consiglieri comunali democratici hanno evidenziato quei fattori più penalizzanti per il territorio scaligero

Le classifiche non sono mai del tutto positive, soprattutto quelle che incorporano numerosi fattori. E la classifica sulla qualità della vita nelle province italiane pubblicata ieri, 16 dicembre, dal Sole 24 Ore prende in considerazione ben 90 fattori. Probabilmente solo il paradiso terrestre sarebbe in cima in ogni categoria fotografata dal quotidiano e quindi la graduatoria può essere positiva o negativa a seconda degli ambiti presi in considerazione.

Il settimo posto complessivo della provincia di Verona è stato commentato positivamente dal sindaco del capoluogo Federico Sboarina e dal presidente della Provincia Manuel Scalzotto. Inoltre, le buone performance fatte registrare anche dagli altri territori veneti ha fatto sorridere anche il presidente della Regione Luca Zaia.

Ma non è tutto oro quel che luccica e il Partito Democratico di Verona è andata ad analizzare i dettagli della classifica del Sole 24 Ore evidenziando quei fattori più penalizzanti per il territorio scaligero. «La voce "Ambiente e Servizi" resta il nostro tallone d’Achille e ci vede posizionati in basso, al 49esimo posto. Frutto, tra l'altro, delle mancate scelte in campo di risanamento della qualità dell'aria e della ben nota impasse nella gestione dei rifiuti», hanno dichiarato i consiglieri comunali del PD Elisa La Paglia, Federico Benini e Stefano Vallani.

Siamo un territorio ricco, soprattutto grazie ad un tessuto imprenditoriale allo stesso tempo resiliente e innovativo, ma non sappiamo preservare e valorizzare adeguatamente l'ambiente e la salute pubblica - scrivono i consiglieri comunali PD - Di questo, sindaco e amministrazione comunale devono prendere atto, rivedendo le politiche scarsamente efficaci messe in campo finora. Non si tratta di reclamare meriti o demeriti politici ma di lavorare con concretezza per perseguire uno sviluppo territoriale equilibrato.
Siamo 89esimi per capacità di depurazione dell'acqua; 88esimi per presenza di medici di base ogni 100 abitanti; 83esimi per qualità dell'aria; 75esimi per consumo di farmaci contro l'ipertensione; 70esimi per raccolta differenziata. Sono dati che dovrebbero far suonare un campanello d'allarme ad una città e ad una regione che storicamente hanno fondato il proprio modello di welfare sulla stretta integrazione tra servizi socio-assistenziali e quelli sanitari.

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