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Ciro Maschio accumula più di 100 multe non pagate. «Arroganza al potere»

Il presidente del consiglio comunale ha dichiarato che salderà il suo debito con il Comune di Verona di circa 16mila euro. Ma l'opposizione non gli risparmia critiche

«Per essere membro della commissione parlamentare sulla giustizia ed esponente di un partito, Fratelli d'Italia, che ha nel dna la legalità, quello di Ciro Maschio è un comportamento grave e ingiustificabile». Il Partito Democratico non risparmia critiche al presidente del consiglio comunale di Verona, il quale in 19 mesi ha accumulato più di 100 multe, per un totale di circa 16mila euro da pagare al Comune di Verona. Una vicenda che Maschio ha cercato di ridimensionare, ma che per i consiglieri comunali Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani «è sintomo di prepotenza, arroganza e delirio di onnipotenza. La stessa arroganza che spesso Maschio esprime dal suo scranno di presidente in consiglio comunale».
«Ciò viene confermato anche dalla totale assenza di scuse che Maschio dovrebbe ai veronesi ligi alle regole, che sono la stragrande maggioranza, e dalla corrispondente abbondanza di sciocche scusanti - proseguono i consiglieri PD - Maschio rivendica, come fosse un merito, di non aver mai fruito dell'auto blu. Poverino. Lamenta pure che, a differenza di un comune cittadino, la norma gli impedirebbe di far ricorso contro i divieti di circolazioni introdotti dal Comune sui quali dice di nutrire dei dubbi. Ma i cittadini normali non accumulano 16mila euro di multe, anzi, alla prima che prendono si precipitano a pagarla entro 5 giorni per approfittare della riduzione del 30%. Se gli impegni politici non gli consentono di gestire le multe che prende, lo invitiamo per l’ennesima volta a mollare qualcuna della tante poltrone che occupa: da parlamentare, in commissione giustizia, da consigliere comunale e da presidente del consiglio comunale. Possiamo assicurargli che le istituzioni democratiche veronesi a italiane andranno avanti anche senza di lui».

Il caso è particolare anche perché la messa in mora di Maschio, in quanto forte debitore del Comune di Verona, lo renderebbe incompatibile con le carica di consigliere. Il diretto interessato ha assicurato pagherà tutte le sanzioni, ma il consigliere di minoranza Michele Bertucco si è chiesto: «A quale cittadino viene concesso di accumulare multe per migliaia di euro? Solitamente per i normali cittadini ci sono procedure molto rigide che prevedono in caso di multe non pagate anche il blocco dell'auto. E un rappresentante dei cittadini non dovrebbe essere un esempio per tutti in termini di trasparenza e legalità? E il permesso di ingresso al centro storico concesso ai consiglieri indica chiaramente quali sono le aree accessibili o meno; basta rispettarle e non si prendono le multe. Quindi non è un equivoco, come dice il consigliere Maschio, ma semplicemente l'arroganza del potere».

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