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Tosi: «Facciamo polo scolastico, uffici comunali e un auditorium al Central Park»

Il candidato sindaco avanza la sua proposta per la riqualificazione dell'ex scalo merci di Porta Nuova. L'assessore Segala commenta: «Abbiamo fatto tanto lavoro e ora Tosi cerca di metterci il cappello»

Un «progetto praticabile e sostenibile sul piano economico grazie agli specifici canali di finanziamento del Pnrr» è ciò che ha proposto il consigliere comunale e candidato sindaco a Verona Flavio Tosi per la riqualificazione dell'ex scalo merci ferroviario di Porta Nuova. Quell'ex scalo che l'attuale sindaco Federico Sboarina vuole trasformare in un grande parco pubblico ribattezzato Parco Arena. Ma il progetto di Sboarina è «fuffa da libro dei sogni» per Tosi, il quale invece avanza «un progetto bancabile e con tempi di realizzazione certi, il 2026, anno delle Olimpiadi invernali e di molte scadenze dei progetti legati al Pnrr».

«Parliamo di un'area di 500mila metri quadrati ora proprietà di una società privata austriaca - ha spiegato Tosi - Pertanto la strada percorribile è quella di crearvi contenuti che uniscano l’interesse pubblico (che deve essere il focus delle attività del futuro parco dei veronesi) al necessario equilibrio di redditività che intende legittimamente perseguire chi ha investito ingenti risorse per comprare l'area da Ferrovie dello Stato. La metà dell'area può essere destinata a parco vero e proprio, più altri 100mila metri quadrati ancora di verde a corredo degli edifici che saranno costruiti sui 150mila metri quadrati restanti. Non attività commerciali o ricettive-turistiche, ma un polo scolastico, un auditorium polifunzionale da 12mila posti, una sede unica degli uffici comunali e un parco tematico della lirica. Con la cabina di regia, il Comune dovrà far dialogare privato, Ferrovie dello Stato e la Provincia che ha in uso gratuito dal Comune gli edifici scolastici. Verona ha una grande opportunità realizzabile grazie ai fondi europei: consegnare ai cittadini un'area verde grande quattro volte di più di Parco San Giacomo. Si libererà il centro storico da moltissimi autobus e gli studenti potranno raggiungere agevolmente gli istituti, grazie alla vicina stazione di treni e bus».

Dunque, attorno al cosiddetto Central Park dell'ex scalo marci, Tosi vedrebbe bene un polo scolastico, impianti sportivi, uffici comunali e un auditorium. Tutto realizzabile con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e dalla vendita di alcuni edifici pubblici. Una proposta che sarà valutata dall'amministrazione che ha già in mano il suo progetto per il Parco Arena. «È una bella notizia che anche il consigliere Flavio Tosi finalmente ci dia ragione e si sia accorto che il Central park si farà - ha commentato l'assessore all'urbanistica Ilaria Segala - Si è accorto del tanto lavoro fatto da questa amministrazione e cerca di metterci il cappello, arrivando persino ad abbandonare tutte le sue vecchie posizioni. Diceva che il verde era possibile solo al 50% mentre adesso parla del 70%, oppure che il parco era una fandonia perché nessuno avrebbe partecipato al bando delle Ferrovie, che invece ha avuto tre offerte. Adesso che tutto l'iter è concluso, a fronte del nulla del suo mandato, il consigliere concorda con noi e ci fa avere le sue proposte. Le valuteremo senz'altro, ma intanto sarà meglio correggere alcuni strafalcioni grossolani. Il consigliere parla della società Signa Group come se fosse già l'affidataria (ma ancora non è stato fatto il bando del project) e della stazione Alta Velocità che invece è una progettazione di Fs che è anche già finita. Inoltre, inutile cercare soldi per le bonifiche perché saranno a carico del proprietario dei terreni e infine inutile anche parlare di metri quadrati quando non si azzeccano i numeri. In definitiva, il Comune sta lavorando con il proponente alla variante urbanistica che è roba concreta, diversamente dalle sue suggestioni».

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